I rischi di mercato restano alti. A lanciare il messaggio è l'ESMA nel suo consueto report di mercato che analizza i rischi ed indica che nel secondo semestre del 2024 è necessario mantenere la calma.

Nonostante i significativi rischi geopolitici e le incertezze sul previsto allentamento della politica monetaria. Nel complesso, i rischi rimangono a livelli elevati o molto elevati. Nella prima metà del 2024 i mercati sono stati meno volatili e si è assistito a un ritorno della ricerca di rendimento nei segmenti di mercato più rischiosi che hanno suggerito un'anticipazione generale del mercato di un “atterraggio morbido”.
Tuttavia, il calo di breve durata delle valutazioni azionarie all'inizio di agosto e la volatilità del mercato in occasione delle elezioni parlamentari europee e francesi di giugno, dimostrano che i mercati sono molto sensibili agli sviluppi economici, comprese le variazioni delle aspettative sui tassi d'interesse, al deterioramento del rischio di credito e agli sviluppi politici ed elettorali.
 

Sulla base di ciò per ESMA quindi rimane elevato il rischio di correzioni in un contesto di fragile liquidità dei mercati, sia azionari che di altro tipo, e le continue preoccupazioni legate alle esposizioni immobiliari.
 

Ma vediamo nel dettaglio quali sono i principali rischi indicati da ESMA, ossia quelli considerati risk driver:

Tassi di interesse più alti e più a lungo: Il contesto dei tassi di interesse condiziona
la stabilità finanziaria e i risultati degli investitori. Anche se si prevedono riduzioni dei tassi nel breve termine, i costi di rifinanziamento rimangono molto più alti rispetto a qualche anno fa e sono destinati a pesare soprattutto sulle imprese con debito in scadenza dal 2024 in poi. I rating del credito sono stati sempre più declassati.

Rischi politici e periferici: La confluenza di rischi esterni continua a smorzare 
l'ambiente economico e di mercato, e la sensibilità del mercato agli
agli sviluppi politici sembra aumentare. L'incertezza e la fragilità della liquidità stanno limitando la resilienza del sistema finanziario, gli shock esterni, inclusa da una politica internazionale e interna, dovrebbero tradursi in un'elevata volatilità dei prezzi.
Gli incidenti informatici e operativi non hanno avuto implicazioni sistemiche, ma la recente interruzione del servizio CrowdStrike ha sottolineato la
vulnerabilità del sistema finanziario e di altri settori dell'economia della dipendenza dalle tecnologie dell'informazione.

Valutazioni immobiliari: Gli immobili commerciali e residenziali continuano ad essere influenzata dall'aumento dei tassi d'interesse. Questo si ripercuote sui mercati finanziari e sugli investitori attraverso la riduzione dei prezzi delle azioni e del debito delle imprese immobiliari, il declassamento del rating, la diminuzione delle valutazioni dei fondi immobiliari e aumento dei rischi di liquidità.

Greenwashing: il greenwashing e le relative pratiche scorrette rischiano di minare la fiducia degli investitori e la credibilità della finanza verde, incidendo sulla capacità del sistema finanziario di finanziare la transizione verso un'economia sostenibile.

Investimenti guidati dai social media: Gli investitori, soprattutto quelli meno sofisticati e con conoscenze o risorse limitate, sono a rischio di ricevere informazioni false o fuorvianti attraverso i social media. Con l'espansione dei post relativi alla finanza, gli investitori che non verificano l'affidabilità e la qualità delle informazioni possono incorrere in perdite.