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ELTIF e opportunità nel private credit

10/29/2024 | Paola Sacerdote

Michael George, gestore dell’M&G Corporate Credit Opportunities ELTIF, illustra i vantaggi di includere questa asset class all’interno di un portafoglio di investimento


Quali sono le opportunità dei private asset in Europa e che ruolo possono ricoprire all’interno di un portafoglio di investimento? E quali sono i principali vantaggi di investire su questa asset class tramite un ELTIF rispetto ad altre strutture di fondi? Ne abbiamo parlato con Michael George (in foto), gestore dell’M&G Corporate Credit Opportunities ELTIF.

 

Quali sono i vantaggi di includere il private credit in una allocazione di portafoglio tradizionale? 

Il private credit ha dimostrato resilienza durante periodi di turbolenza del mercato, offrendo il potenziale per un reddito stabile, diversificato e con rendimenti corretti per il rischio elevati. In genere, offre rendimenti a cifra singola o a doppia cifra e mostra una volatilità molto più bassa rispetto al credito a tasso fisso. Il direct lending, nella parte illiquida, presenta un terzo della volatilità del segmento high yield, mentre i prestiti sindacati, nella parte liquida, mostrano due terzi della volatilità. Questa combinazione di potenziale di rendimento più elevato e minore volatilità lo rende un investimento complementare interessante a un portafoglio tradizionale.

Oltre alle opportunità strategiche, ritiene che ci siano motivi tattici per posizionarsi in questa asset class? 

Gli investitori nel private credit sono ben compensati per il rischio, rendendolo adatto a investimenti di lungo termine con opportunità tattiche. Attualmente, il private credit liquido tramite prestiti sindacati è sottovalutato rispetto al credito a tasso fisso, che è vicino ai massimi storici. Con tassi base incerti, la posizione neutrale rispetto alla duration del private credit tramite asset a tasso variabile è vantaggiosa. Storicamente, il private credit ha sovraperformato l’high yield in più cicli negli ultimi 10 anni, quindi non è necessario puntare tutto sulla duration per ottenere buoni risultati di rendimento.

Può illustrare le principali differenze tra i mercati USA e quelli europei, e quali sono i motivi principali per cui ritiene che le migliori opportunità siano attualmente in Europa? 

Il mercato del private credit negli Stati Uniti è più grande, ma l’Europa ha fattori strutturali che ne favoriscono la crescita rapida. In Europa, il credito alle imprese è ancora per il 70% intermediato dalle banche, rispetto al 20% negli Stati Uniti. Requisiti normativi crescenti stanno portando le banche europee a ritirarsi dal credito sub-investment grade, offrendo opportunità per il private credit. Il mercato statunitense deve affrontare una maggiore concorrenza, che porta a rendimenti più bassi e a un rischio di credito più elevato a causa dell'erosione delle condizioni di prestito. Il private credit europeo offre spread migliori e fondamentali di credito più solidi, grazie a un framework giuridico più favorevole ai creditori. Questo maggiore rendimento per una qualità migliore ha attratto nuovi operatori nel mercato europeo, con diversi gestori statunitensi che si sono stabiliti qui per sfruttare questa opportunità.

Quali sono i principali vantaggi competitivi dell'investimento in private credit europeo tramite un ELTIF rispetto ad altre strutture di fondi? 

Il quadro normativo degli ELTIF consente l'accesso regolamentato ai private asset per una base di investitori più ampia. I recenti miglioramenti consentono di avere fondi aperti con liquidità, rendendoli più adatti agli investitori individuali. Gli ELTIF abbassano la soglia di investimento da milioni a decine di migliaia di euro o meno, aumentando l'accessibilità e la diversificazione del portafoglio. Tuttavia, il livello minimo di private asset idonei è stato ridotto dal 70% al 55%, con la possibilità che fino al 45% del portafoglio sia composto da asset pubblici. Gli investitori devono effettuare la due diligence per assicurarsi di selezionare fondi che apportino effettivamente benefici di diversificazione dai private asset.

Come viene gestita la flessibilità delle allocazioni all'interno di un ELTIF, tenendo conto delle diverse opportunità offerte dai segmenti di private credit liquidi e illiquidi? 

La nostra strategia punta a offrire un portafoglio flessibile che unisce asset class di private corporate credit complementari, sfruttando l’esperienza di M&G. Adattiamo le ponderazioni per riflettere il miglior valore relativo, costruendo i portafogli con un approccio bottom-up per garantire un'adeguata compensazione per il rischio di credito. A ciò si aggiunge una visione top-down sul valore relativo per creare una proposta solida, adattabile alle condizioni di mercato.

Quali sono i principali criteri utilizzati per selezionare le aziende o i progetti in cui investire tramite il private credit?

 Il criterio principale è l'affidabilità creditizia del debitore, poiché l'evitare perdite è cruciale in un’asset class con un profilo di rischio/rendimento asimmetrico, dove l’upside del guadagno di capitale è limitato mentre i ribassi sono soggetti a perdite per default. La creazione di valore sostenibile si ottiene massimizzando il rendimento basato sul reddito e minimizzando l’erosione del capitale. Anche la qualità dei documenti di prestito è fondamentale, specialmente nel direct lending illiquido con limitate possibilità di uscita. Assicuriamo che vengano inclusi rigorosi covenant di mantenimento nei nostri accordi e manteniamo strette relazioni con i mutuatari per intervenire proattivamente in caso di difficoltà.

Infine, quali sono i principali rischi che vede all’orizzonte per il mercato del private credit in Europa e come si sta preparando il vostro fondo per affrontarli? 

Sebbene il private credit sia meno sensibile ai fattori macroeconomici, non ne è immune. Un ambiente con tassi di interesse in rapido cambiamento può impattare i bilanci delle aziende, in particolare per le società più deboli con rapporti di copertura degli interessi e margini di ricavo ridotti. La selettività e l’esperienza sono fondamentali per evitare le sottoperformance. M&G, uno dei maggiori e più esperti investitori in private credit a livello globale e il terzo più grande in Europa, ha 86 miliardi di euro investiti in private asset. Con quasi tre decenni di esperienza, abbiamo attraversato molteplici cicli di mercato. Sebbene i default possano aumentare rispetto al livello attuale, inferiore all'1%, gli investitori sono ben compensati, poiché il tasso di default implicito negli spread è a doppia cifra.

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