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10/24/2011 | Roberto Abate
Più che la capacità del fondo salva - Stati (Esfs) di comprare i bond dei paesi periferici, ed evitare il default dei singoli paesi, a preoccupare i mercati e l'Europa c'è la pessima performance del debito francese, avvertono i gestori di M&G sul loro blog, Bond Vigilantes.
Lo spread con i Bund, benchmark dell'Eurozona, a settembre era fermo a 70 punti, ma nei giorni scorsi è salito a 124 punti base. E la causa, spiegano, è il balzo del rendimento dei bond francesi a 30 anni, dal, 3,3% del mese scorso a oltre il 4% di questi giorni. Un trend che fa ritornare Parigi indietro di vent'anni, quando la distanza tra Bund e titoli di Stato francesi viaggiava a quota 100 punti base. In altre parole, spiega Mike Riddell, gestore di M&G, l'ampliamento dello spread tende a causare il taglio dei rating, che a sua volta tende ad allargare ulteriormente lo spread.
Un downgrade della Francia sarebbe particolarmente critico per i leader europei che sembrano ancora credere che il Fondo Salva Stati sia ancora una soluzione plausibile per la crisi del debito nell’Eurozona dal momento che la struttura del Fondo necessita che i suoi garanti godano di un rating tripla A. Per citare il blog Alphaville del Financial Times*, la perdita del rating tripla A della Francia porterebbe a un’autocannibalizzazione del Fondo Salva Stati verso se stess"o"Un downgrade della Francia - conclude Riddel - sarebbe particolarmente critico per i leader europei che sembrano ancora credere che il Fondo Salva Stati sia ancora una soluzione plausibile per la crisi del debito nell’Eurozona dal momento che la struttura del Fondo necessita che i suoi garanti godano di un rating tripla A. Per citare il blog Alphaville del Financial Times, la perdita del rating tripla A della Francia porterebbe a un’autocannibalizzazione del Fondo Salva Stati verso se stesso"
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