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10/17/2011
A pesare sui listini e sul morale degli investitori, infatti, oggi sono state le parole del ministro tedesco delle finanze, Wolfgang Schauble.
Nessuna proposta definitiva per la soluzione della crisi del debito sarà presentata al summit europeo del prossimo weekend e sui mercati torna la paura.
Il nostro listino principale, il Ftse Mib, frena la corsa e ingrana la retromarcia.
Chiudendo in pesante passivo, superiore al 2%
Giornata di tensione per il comparto bancario, che vede ormai quasi certe all’orizzonte nuove ricapitalizzazioni, anche se i vertici delle banche italiane, a partire dal Monte dei Paschi di Siena, si affrettano a smentire.
Perde terreno anche il comparto energetico, con l’eccezione di Saipem, che chiude con un +3,20 grazie alla notizia di due contratti offshore in Iraq e in Nigeria che frutteranno al gruppo 1,5 Miliardi di dollari.
La disillusione verso una rapida soluzione della crisi europea pesa moltissimo anche sul mercato valutario, con l’euro che ritraccia bruscamente e perde quasi 1 punto percentuale nei confronti del dollaro.
Colpito, come da attese, anche il settore dei titoli di Stato delle periferie dell’Eurozona.
Sale lo spread tra Btp e Bund, ma salgono anche i timori che un nuovo pacchetto di aiuti verso gli stati a rischio dell’Europa mediterranea possano pesate a tal punto sui conti pubblici tedeschi e francesi da mettere in dubbio anche le due AAA più solide del vecchio continente.
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