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Criptovalute, fonte di rischio per le economie emergenti

8/23/2023

È l’allarme lanciato dalla Bank of International Settlements, secondo cui è illusoria la convinzione che i cripto-asset siano una soluzione a basso costo nei Paesi con un'inflazione elevata o un'alta volatilità dei tassi di cambio


I cripto-asset non hanno ridotto ma piuttosto amplificato i rischi finanziari nelle economie meno sviluppate e vanno valutati dal punto di vista del rischio e della regolamentazione come tutte le altri classi di attivi. È l’allarme lanciato dalla Bank of International Settlements, contenuto in un recente paper pubblicato dal Consultative Group of Directors of Financial Stability dell’organizzazione internazionale detenuta dalle banche centrali di 63 Paesi di tutto il mondo tra cui Stati Uniti, Argentina, Brasile, Canada, Cile and Messico.

 

“I cripto-asset hanno l'illusoria attrattiva di essere una soluzione semplice e rapida alle sfide finanziarie nelle economie dei mercati emergenti” si legge nello studio. “Sono stati promossi come soluzioni di pagamento a basso costo, come alternative per l'accesso al sistema finanziario e come sostituti delle valute nazionali nei Paesi con un'inflazione elevata o un'alta volatilità dei tassi di cambio. Tuttavia, finora i cripto-asset non hanno ridotto ma piuttosto amplificato i rischi finanziari nelle economie meno sviluppate. Pertanto, dovrebbero essere valutati da una prospettiva normativa e di rischio come tutti gli altri asset. Questo aspetto diventerà ancora più urgente se  verranno adottati più diffusamente dagli investitori retail e se aumenteranno i legami con il sistema finanziario tradizionale”.

 

In tale contesto, prosegue il paper, le autorità si trovano di fronte a una serie di opzioni politiche per affrontare i rischi legati ai cripto-asset, “che vanno dal divieto assoluto, al contenimento, alla regolamentazione. I divieti e il contenimento, se sono efficaci, possono prevenire l'insorgere di rischi per la stabilità finanziaria. Allo stesso tempo, possono esserci rischi nel caso in cui le banche centrali e le autorità di regolamentazione reagissero in modo eccessivamente proibitivo”. Ad esempio, le attività potrebbero essere spinte nel sistema finanziario ombra e potrebbe essere più difficile influenzare gli attori responsabili del settore. Più in generale, si legge ancora nel paper, “i nuovi approcci non dovrebbero essere automaticamente classificati come "pericolosi" semplicemente perché sono diversi. L'innovazione responsabile, la tecnologia e i nuovi attori possono ridurre gli attriti e le inefficienze nei sistemi di pagamento e ridurre le barriere all'ingresso”. Del resto, sottolinea lo studio, “nel corso della storia, la tecnologia è stata fondamentale per promuovere il miglioramento e aumentare la resilienza dei servizi finanziari. Sebbene le attività legate alle cripto non abbiano finora raggiunto gli obiettivi prefissati, la tecnologia potrebbe ancora essere applicata in vari modi costruttivi. Creare un quadro normativo per incanalare l'innovazione in direzioni socialmente utili in futuro – conclude lo studio – rimarrà una sfida fondamentale”.

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