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La febbre dell’AI generativa

7/28/2023 | di Michael Bourke*

L'head of emerging market equities di M&G parla della contrapposizione tra paesi sviluppati ed emergenti e della diversa urgenza delle imprese di sfruttare l’AI in queste due parti del mondo.


Una storia che non riguarda solo i mercati sviluppati

Da inizio anno, chi ha investito nei mercati emergenti ha osservato una marcata divergenza tra la performance dei titoli bancari rispetto a quella del settore IT. Se le banche e le assicurazioni sono state colpite da un sentiment negativo originato dalla debacle delle banche americane a marzo e da una generale avversione al rischio, i titoli IT sono stati trascinati al rialzo dalla febbre per l’AI generativa, che ha riguardato l’intero mondo degli investimenti. Nei mercati emergenti, il settore IT è Asia centrico, dominato dai pesi massimi dei semiconduttori come TSMC e Samsung Electronics, rispettivamente a Taiwan e in Corea del Sud. Gli investitori sono corsi in Borsa per cogliere i benefici sui maggiori player di semiconduttori dell’area.

 

La demografia come catalizzatore

Se guardiamo la lista di Paesi che hanno contribuito maggiormente al traffico globale sulla piattaforma ChatGPT nel primo trimestre dell’anno, in Asia dominano India e Indonesia. Paesi simili per demografia, con circa il 50% della popolazione al di sotto dei 30 anni, che favorisce un’accelerazione nell’adozione della tecnologia e nell’innovazione.

 

Africa

La stessa caratteristica demografica si riscontra in Africa, dove la popolazione al di sotto dei 30 anni è il 70%. L’AI offre al continente enormi opportunità di accelerare lo sviluppo e migliorare la produttività. Dal Ghana al Kenya, il settore agricolo ha già adottato la tecnologia, inclusa l’AI, per rendere più affidabili le colture e i raccolti. Inoltre, guardiamo agli operatori del settore delle telecomunicazioni tradizionali come Safaricom (Kenya) o MTN (Sudafrica) come porta naturale per l’investimento in AI.

 

Medio Oriente

Il Medio Oriente ha ingenti capitali per raggiungere i suoi obiettivi e si sta muovendo rapidamente sull’AI.

Astra Tech17, sostenuta da G42 (società di AI degli Emirati Arabi con un fondo di private equity da 10 miliardi di dollari per investire in tecnologia), ha svelato che la prima “ChatGPT araba” in Medio Oriente e Nord Africa si integrerà alla sua app BOTIM, poiché la lingua non è ben servita dai player tecnologici globali.

In Arabia Saudita, con “Vision 2030” il governo ha esplicitato il suo obiettivo di diversificare la sua dipendenza economica dagli idrocarburi investendo in infrastrutture e servizi tecnologici di informazione e comunicazione (ICT). Player globali come Microsoft, Google, Oracle, Meta e Apple sono stati tutti attratti nel Regno, per le ampie disponibilità finanziarie, un elevato uso di internet e i progetti futuri.

La spinta locale è guidata dagli attori domestici del settore delle telecomunicazioni, Saudi Telecom Company (STC) e Etisalat (e&). Ma non-telco come Dubai Electricity & Water Authority (DEWA), la società di viaggi online Almosafer, la start-up di tecnologia dell’educazione Abwaab e il fornitore di servizi di concierge Yanzo stanno adottando rapidamente la tecnologia, integrando Chat GPT nei loro sistemi.

 

America Latina

In tutta l’America Latina, le società finanziarie si sono mosse rapidamente per abbracciare ChatGPT e l’AI. Banorte, una banca di primo piano in Messico, ha testato ChatGPT nella sua comunicazione interna. Le possibilità per l’uso dell’AI contestuale nei servizi finanziari sono molto vaste ma prosegue la ricerca per l’applicazione più adatta, in particolare sul fronte dell’interfaccia con il cliente.

L’e-commerce più grande in America Latina, MercadoLibre, ha adottato Vue.ai (un fornitore di AI per clienti business) per gestire e valutare testo e immagini più rapidamente e con maggiore accuratezza. Questo ha ridotto l’intervento umano del 50% e riduce la possibilità di errore umano con un simile 56% di crollo dei falsi positivi segnalati nei testi processati.

 

Vantaggi dell’AI non uniformemente distribuita

In tutti i mercati emergenti, accanto alla febbrile attività da parte delle aziende per comprendere meglio come l’AI e ChatGPT possano essere integrate nei loro business, compare l’ansia naturale che riguarda il rischio di un’adozione frettolosa e la possibilità di esacerbare ulteriormente diseguaglianze economiche in comunità vulnerabili.

L’emergere di ChatGPT e altre applicazioni di AI ha stimolato un dibattito sulle implicazioni di queste tecnologie per il futuro del lavoro. In un report recente, McKinsey & Company concludono che è probabile che l’adozione dell’AI sia più veloce nei Paesi sviluppati, dove i benefici di produttività si accumuleranno in misura maggiore verso coloro che sono già tecnologicamente più esperti. Gli alti stipendi dei mercati ricchi creano un’urgenza maggiore verso l’automazione per ridurre i costi, al contrario gli stipendi inferiori in Paesi come il Messico pongono meno pressione alle aziende per abbracciare l’AI.

È d’obbligo per i governi e i politici di tutti i mercati emergenti prepararsi per la rivoluzione dell’AI ed equipaggiare le rispettive popolazioni affinché possano coglierne i frutti.

 

P.S.: Questo contributo è stato scritto senza l’uso di ChatGPT, quindi gli errori sono tutti miei. Questo potrebbe cambiare però nel prossimo futuro…

 

*Head of Emerging Market Equities di M&G Investments

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