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I trend secolari non risentono della crisi

7/17/2023 | Redazione Advisor

Digitalizzazione e transizione green, destinati a modellare il mondo in cui viviamo, resistono a ogni circostanza di mercato. Pictet AM spiega come coglierne la crescita investendo sulle tecnologie abilitanti


I trend secolari destinati a modellare il mondo in cui viviamo, come digitalizzazione e transizione green, resistono a ogni circostanza di mercato e, anzi, gli eventi critici succedutisi negli ultimi tre anni li hanno persino rafforzati. È questa la view di Paolo Paschetta (nella foto), equity partner, country head per l’Italia di Pictet Asset Management, che spiega come coglierne la crescita investendo nelle tecnologie abilitanti.

 

“Il mondo è cambiato strutturalmente” spiega. “L’economia si fa meno globale, con politiche che mirano all’autarchia tecnologica ed energetica regionale e che richiederanno maggiori investimenti nelle produzioni locali di tecnologie abilitanti. La crescita esponenziale dei fatturati del cloud o dei semiconduttori ne è la prova: da inizio anno l’S&P500 è stato sostenuto da sette big tech disruptive appartenenti al settore della tecnologia. Per beneficiare dei megatrend, la cui corsa appare inarrestabile, serve posizionarsi al meglio su aziende di qualità in grado di guidare il cambiamento”.

 

In questo contesto, Paschetta sottolinea che la tecnologia gioca un ruolo fondamentale. “E la sua crescita è inarrestabile: parliamo in particolare delle tecnologie abilitanti, in grado di rendere possibili evoluzioni come quella dell’intelligenza artificiale, nella sua ultima versione di IA generativa; o del quantum computer, che stravolge le logiche dell’informatica classica e promette di contribuire alla soluzione di problemi di complessità estrema. Le tecnologie abilitanti sono la chiave anche per raggiungere l’efficienza e la sicurezza energetica e affrontare un problema secolare non più rimandabile come il climate change”.

 

Nell’ambito della tecnologia, Paschetta sottolinea poi l’ascesa inarrestabile dall’IA. “L’IA è oggi a un punto di svolta paragonabile ai primordi degli smartphone, più di 15 anni fa” chiarisce. “Crediamo che nel prossimo decennio questa rivoluzionerà i modelli di business, guiderà l'efficienza operativa e darà vita a una differenziazione strategica. Secondo l'International Data Corporation, il mercato globale dell'IA (comprendente hardware, software e servizi) dovrebbe crescere di quasi il 19% all'anno, raggiungendo i 900 miliardi di dollari entro il 2026. Ma il suo impatto economico potrebbe essere esponenziale: Goldman Sachs stima che, nel prossimo decennio, potrebbe ammontare a circa 7.000 miliardi di dollari”.

 

Quali sono allora le strategie adatte a cavalcare i megatrend? “I gestori delle strategie Pictet-Digital e Pictet-Robotics ritengono che presto assisteremo all'adozione degli LLM (modelli linguistici di grandi dimensioni) per uso commerciale” spiega Paschetta. “In particolare, all’interno della strategia Pictet-Digital prediligiamo aziende di elevata qualità, capaci di generare cash flow e con bilanci solidi, e manteniamo una forte esposizione ai driver di crescita strutturale caratterizzati da un tasso di penetrazione ancora scarso: la spesa nel cloud rappresenta infatti solo il 10% circa della spesa IT totale; i pagamenti digitali pesano meno del 6% delle transazioni con carte globali; la spesa in e-commerce ha raggiunto un tasso di penetrazione del 21% nel 2022”.

 

“All’interno della strategia Pictet-Robotics scegliamo poi realtà che presentano elevata redditività e basso livello di leva finanziaria, in un contesto di crescita economica sottotono e tassi in aumento” prosegue Paschetta. “Monitoriamo inoltre, con interesse, possibili operazioni di fusione e acquisizione da parte di aziende competitor e di private equity in cerca di opportunità strategicamente solide”.

 

E ancora, secondo Paschetta puntare sulla transizione energetica significa puntare anche sulle tecnologie abilitanti. “Transizione ecologica e transizione tecnologica sono due facce della stessa medaglia – chiarisce – e la seconda è alla base della prima. Per questo, la nostra strategia Pictet-Clean Energy Transition ha un’esposizione del 25% circa nel segmento delle tecnologie abilitanti”. Analogamente, aggiunge Paschetta, “all’interno del nostro fondo Pictet-Global Environment Opportunity (GEO), dedicato alle opportunità presenti nella transizione green, l’efficienza energetica e l'economia dematerializzata, due dei maggiori segmenti all’interno del portafoglio, continuano a mostrare solidi fondamentali. La domanda di tecnologie per il risparmio energetico rimane robusta e le aziende iniziano a beneficiare dell'impatto positivo dei piani di incentivo statali. Mentre nell'ambito dell'economia dematerializzata sta accelerando la domanda di software di simulazione e soluzioni per l'automazione della progettazione elettronica e per la gestione del ciclo di vita dei prodotti” conclude Paschetta.

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