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7/7/2023 | Redazione Advisor
“Ad eccezione di una manciata di società che hanno beneficiato dell'opportunità/hype sull'intelligenza artificiale, i titoli azionari sono stati all'ombra della paura per gran parte dell'anno scorso”. Come rileva Lewis Grant, senior portfolio manager global equities di Federated Hermes, “finalmente, nell’ultimo mese le misure dell'avversione al rischio hanno iniziato a diminuire”.
Per il gestore, “il momento è interessante: l'ottimismo degli investitori contrasta con il crescente pessimismo nei confronti delle prospettive macro. Una flessione della produzione statunitense è sempre più probabile, con un'attività industriale più debole del previsto e un mercato del lavoro che inizia a rallentare. I verbali della Fed di giugno rafforzano la possibilità di altri due rialzi dei tassi quest'anno. L'ottimismo degli investitori potrebbe essere difficile da mantenere".
Inoltre, “quanto più la Fed si irrigidisce sui tassi, tanto più grave sarà l'impatto sull'economia. E tanto più grave sarà l'impatto, tanto più rapidamente la Fed dovrà tagliare i tassi. Un eccessivo irrigidimento richiederebbe un'azione più drastica sul fronte dell'allentamento, mentre l'obiettivo delle Banche Centrali è ora quello di trovare un'uscita controllata dall'alta inflazione, con un leggero allentamento monetario durante la fase di uscita. Non vediamo ancora tagli rapidi dei tassi e ci prepariamo a un'uscita lenta, ma teniamo d'occhio i parametri di misurazione dell'allentamento eccessivo”.
“In questo contesto, le opportunità continuano a essere rappresentate dai titoli Mega Cap Growth, in quanto poggiano su bilanci solidi con posizioni di mercato ben protette. Questi nomi continuano ad attrarre gli investitori che cercano la crescita, ma anche quelli che privilegiano la qualità”, conclude Grant.
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