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In diretta dalla Borsa, il futuro dei big italiani

10/6/2011 | Redazione Advisor

Intesa Sanpaolo, Eni e Fiat, tre società al centro delle analisi degli operatori. E le previsioni parlano di...


 

INTESA SANPAOLO
Il presidente del Consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, Andrea Beltratti, ha chiarito che l'istituto di credito ha una posizione di liquidità e raccolta fondi a breve termine che le consentono di superare l'attuale momento difficile e di guardare al futuro con serenità. Per ciò che riguarda la situazione patrimoniale, il manager piemontese ha ricordato che la banca ha fatto un aumento di capitale da 5 miliardi a inizio anno e ha un Core Tier 1 di oltre il 10%. Anche in questo caso dunque non vi sarebbero problemi di patrimonializzazione.
 
ENI
Timur Kulibayev, a capo del fondo sovrano kazako Samruk-Kazyna, ha detto che il Kazakistan potrebbe pagare fra 700 milioni e 1,1 miliardi di dollari per rilevare una quota pari al 10% del promettente giacimento di gas del Karachaganak del quale Eni, in qualità di capofila del consorzio internazionale, detiene il 32,5%. Sul fronte patrimoniale, il Cane a sei zampe ha invece fatto sapere di aver chiuso l'offerta del bond a 6 anni destinato alla clientela retail con una raccolta pari a 1,35 miliardi. Il gruppo di San Donato, che venerdì renderà noti i dati sulla domanda, rendimento lordo e prezzo del bond, si è avvalso della possibilità di estendere l'importo complessivo del prestito obbligazionario inizialmente fissato a 1 miliardo di euro. L'opzione permetteva di arrivare fino a 2 miliardi di euro.
 
FIAT
Fiat ha registrato a settembre un calo delle immatricolazioni in Brasile dell'11% a 47,5 mila unità con una quota di mercato al 20,9%. Le vendite di auto nuove nel Paese hanno mostrato invece un -3% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Alcuni analisti hanno giudicato negativa la notizia, anche se mancano ancora gli effetti delle nuove imposte sui veicoli importati. Le stime degli esperti sul mercato carioca rimangono caute in quanto hanno previsto una flessione del 4% delle immatricolazione nel quarto trimestre 2011 e del 6% per quanto riguarda Fiat.
 
 
BPM
Il Cda di Bpm ha deliberato l'acquisizione del 6,49% detenuto da Credit Mutuel, azionista al 5% di piazza Meda, nella Banca di Legnano. Un piano che rientra nella fusione tra le controllate Banca di Legnano e Cassa di Risparmio di Alessandria. L'operazione costerà all'istituto milanese 100 milioni di euro. Alcuni analisti hanno giudicato il prezzo eccessivo in quanto implica un premio del 300% rispetto ai multipli di mercato delle popolari. La banca ha inoltre avviato una verifica interna relativa alle cosiddette "promozioni facili", emerse in un documento datato luglio 2010, agevolate degli Amici della Bpm.
 
 

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