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Recessione e mercato obbligazionario

5/11/2023 | Redazione Advisor

Il quadro macro è in deterioramento e il mercato inizia ad anticipare la fine del rialzo dei tassi. Il commento di TCW


Nel mercato obbligazionario quest’anno iniziano ad emergere molte opportunità. Come spiega Steve Kane, co-cio and generalist portfolio manager, TCW, “la Fed si sta avvicinando alla fine del ciclo di rialzi dei tassi, come anche il mercato sta iniziando ad anticipare. Ciò significa che i tassi probabilmente scenderanno a breve, rendendo interessante il mercato generale dei tassi e in particolare la parte breve della curva, dove si ottengono i rendimenti più elevati. Sul fronte economico invece – chiarisce –  la nostra view è piuttosto pessimista: il motivo per cui i tassi scenderanno è che si entrerà in una recessione verso la fine di quest'anno o all'inizio del prossimo”.

 

“La scorsa settimana la Fed non ha tagliato i tassi e probabilmente ciò non avverrà neanche alla prossima riunione” prosegue il gestore. “Riteniamo che il mercato stia correndo un po’ troppo in termini di aspettative di allentamento, che viene prezzato già per settembre di quest'anno, ma pensiamo che, sia se il rialzo della scorsa settimana sarà l’ultimo, sia se ne vedremo un altro, gli effetti cumulativi di tutte queste strette, che porteranno i tassi a un livello del 5-5,5%, finiranno per rallentare l'economia. Stiamo iniziando a vedere i segnali in vari settori, come l'edilizia abitativa. L'unico elemento che continua a mostrare una certa resilienza è il mercato del lavoro, ma riteniamo sia solo una questione di tempo prima di iniziare a vedere licenziamenti e allentamenti sempre più consistenti. Questa sarà la parte fondamentale dell'equazione che porterà l'inflazione complessiva verso l'obiettivo del 2%”.

 

Kane evidenzia che è tipico all'inizio di una recessione attraversare un periodo temporaneo di stagflazione in cui l'attività economica è in calo, la disoccupazione è in aumento, ma l'inflazione deve ancora adeguarsi con un po' di ritardo. “Quindi arriverà il momento in cui la Fed si troverà di fronte a un vero e proprio rompicapo, perché l'inflazione sarà in ritardo, e il rischio è che si concentri troppo su questo indicatore, mantenendo un atteggiamento eccessivamente da falco per troppo tempo e peggiorando la situazione sul fronte della recessione” aggiunge.

 

Lato investimenti, “questo contesto implica che conviene essere difensivi sul credito di qualità inferiore, mentre molte aree del mercato del reddito fisso di qualità superiore risultano investibili, a patto di rimanere distanti dai titoli di Stato. Anche il mercato dei mutui ipotecari risulta molto interessante e siamo moderatamente costruttivi sul credito societario investment grade. Infine, un altro settore attraente sono i titoli di alta qualità del mercato cartolarizzato, compresi i mutui residenziali non-agency”.

 

Il mercato high yield invece secondo Kane mostra un’ampia gamma di rischi al momento, “per questo riteniamo sia meglio investire nei segmenti di alta qualità, come i bond con rating B o BB, che offrono una certa protezione dal rischio di default. In generale, una parte del mercato è fondamentalmente solida dal punto di vista della leva finanziaria e della liquidità e i fondamentali sembrano positivi, in vista di questa recessione” conclude il gestore.

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