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High yield, la parola d’ordine è cautela

4/14/2023 | Redazione Advisor

Fraser Lundie (Federated Hermes): “Gli emittenti più piccoli e le società private hanno meno opzioni in caso di problemi dell'attività sottostante”


“Le banche centrali cercheranno di mantenere il proprio approccio sui tassi di interesse, ma eventi anomali potrebbero diventare più frequenti”. Fraser Lundie, head of fixed income (Public Markets) di Federated Hermes, sottolinea che “i responsabili politici sono consapevoli della situazione di incertezza dovuta all'inasprimento della politica monetaria, con le difficoltà del settore bancario statunitense che seguono di pochi mesi i problemi dei fondi pensione britannici che hanno innescato una crisi nel mercato dei gilt”.

“La volatilità dei tassi di interesse - prosegue il manager - è diventata molto più elevata. L'indice Move, una misura della volatilità del mercato obbligazionario, è salito ai livelli osservati l'ultima volta durante il periodo della crisi finanziaria del 2008. Vi sono tuttavia anche opportunità di modificare le posizioni in quanto alcuni settori dei mercati del reddito fisso, come le obbligazioni investment grade statunitensi ed europee, i titoli ibridi societari e le obbligazioni convertibili, appaiono più interessanti”.

“Siamo più cauti sulle obbligazioni high yield di bassa qualità, dove gli emittenti più piccoli e le società private hanno meno opzioni in caso di problemi dell'attività sottostante”, conclude Fraser Lundie.

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