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10/3/2011
Oggi l'agenzia di rating Fitch ha rivisto al ribasso le sue previsioni sulla crescita economica dei principali Paesi avanzati, tra cui l'Italia. L'agenzia ha addotto come motivi di queste correzioni l'intensificazione delle tensioni di mercato e l'incertezza che circonda le politiche di bilancio: tutto questo ha indebolito la fiducia generale, intaccando le dinamiche dei consumi delle famiglie e gli investimenti delle imprese.
Per quanto riguarda l'Italia, Fitch ha parlato di "dinamiche di fondo deboli sulla crescita", mentre nello studio ha avvertito che l'attuazione dell'aumento sull'Iva e i tagli sulla spesa pubblica avranno ricadute negative su consumi e investimenti. L'agenzia ha tagliato la previsione sulla crescita economica dell'Italia sul 2012 a un limitato +0,2%, dal precedente +1%, mentre ha confermato a +0,7% la stima sul 2011. Anche le previsioni sul 2013 sono state riviste al ribasso: ora +0,6% rispetto al +1,6% precedentemente previsto.
In generale la previsione sulla crescita economica globale è stata ridotta al +2,6% sul 2011 dal +3,1% precedentemente stimato, mentre sul 2012 ora Fitch prevede un +2,7% a fronte del +3,4% precedentemente indicato. Il quadro offerto da Fitch non è però completamente pessimistico: l'agenzia ha escluso per ora una ricaduta in recessione (double dip), sebbene le sue nuove stime incorporino rischi di contrazione del pil.Oggi l'agenzia di rating Fitch ha rivisto al ribasso le sue previsioni sulla crescita economica dei principali Paesi avanzati, tra cui l'Italia. L'agenzia ha addotto come motivi di queste correzioni l'intensificazione delle tensioni di mercato e l'incertezza che circonda le politiche di bilancio: tutto questo ha indebolito la fiducia generale, intaccando le dinamiche dei consumi delle famiglie e gli investimenti delle imprese.
Piazza Affari ha chiuso la seduta in rosso, con il Ftse Mib che ha ceduto l'1,31% a 14.642 punti e l'All Share l'1,34% a 15.360. Lo spread Btp/Bund si è attestato a 372 punti base. Sui mercati si sono riproposti i timori per la Grecia, che non raggiungerà gli obiettivi di deficit nel 2011 e nel 2012, anche se nel pomeriggio gli indici avevano ripreso fiato grazie all'Ism manifatturiero migliore delle attesePer quanto riguarda l'Italia, Fitch ha parlato di "dinamiche di fondo deboli sulla crescita", mentre nello studio ha avvertito che l'attuazione dell'aumento sull'Iva e i tagli sulla spesa pubblica avranno ricadute negative su consumi e investimenti. L'agenzia ha tagliato la previsione sulla crescita economica dell'Italia sul 2012 a un limitato +0,2%, dal precedente +1%, mentre ha confermato a +0,7% la stima sul 2011. Anche le previsioni sul 2013 sono state riviste al ribasso: ora +0,6% rispetto al +1,6% precedentemente previsto.
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