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Titoli di stato: ecco il nuovo programma di emissioni

12/30/2022 | Redazione Advisor

E' stato comunicato dal MeF e prevede le emissioni che saranno rilasciate nel corso del primo trimestre del 2023, alla luce del fabbisogno che si mostra...


Nei primi undici mesi del 2022 il fabbisogno di cassa del settore statale è sceso a circa 63,5 miliardi, dai quasi 103 miliardi del corrispondente periodo dell’anno scorso. La forte riduzione del fabbisogno (pari a oltre il 38 per cento) è spiegata dal MEF dalla crescita delle entrate tributarie e contributive e dalla moderazione della spesa corrente del bilancio dello Stato. Il fabbisogno beneficia di 20 miliardi in sovvenzioni ricevute attraverso la Recovery and Resilience Facility (RRF) nelle due rate dei mesi di aprile e novembre, circa 11 miliardi in più in confronto al 2021, ma anche al netto di questo fattore la sua riduzione è pari a 28,5 miliardi.

 

Nel terzo trimestre del 2022, in un contesto internazionale connotato da segnali di rallentamento globale e da persistenza dell’inflazione, l’economia italiana ha mostrato un andamento tra i più vivaci dell’Eurozona (0,5% t/t dall’1,1% del secondo trimestre), tale da raggiungere una crescita acquisita per il 2022 pari al 3,9%, sempre secondo quanto comunicato dal MEF.

Gli indicatori congiunturali più recenti prospettano però un indebolimento dell’attività nella parte finale dell’anno, rendendo verosimile il conseguimento di un tasso di crescita del PIL nel 2022 almeno pari al 3,7% previsto nel Documento Programmatico di Bilancio (DPB). Per il 2023 è attesa una crescita dello 0,6%.

 

Nel 2023 le esigenze di finanziamento saranno determinate dalle scadenze dei titoli in circolazione che, al netto dei BOT, saranno pari a poco meno di 260 miliardi di euro e dal nuovo fabbisogno del settore statale dell’anno che, in base alle stime preliminari coerenti il Documento Programmatico di Bilancio 2023 dello scorso novembre, dovrebbe attestarsi intorno ai 90 miliardi di euro.

Alla luce di ciò è stato istituito il nuovo programma di emissioni di titoli per il primo trimestre del 2023 che prevede secondo quanto comunicato dal MEF due BTP Short Term, uno con scadenza 28/03/2025 per un ammontare di 9 miliardi di euro e un altro BTP 3 anni con scadenza 15/04/2026, sempre per un ammontare minimo di 9 miliardi di euro.

 

Sempre nel primo trimestre del 2023 potranno inoltre essere offerte ulteriori tranche dei seguenti titoli in corso di emissione:

BTP 15/10/2022 - 15/01/2026 cedola 3,50%

BTP 30/11/2022 - 01/04/2028 cedola 3,40%

BTP 15/11/2022 - 15/12/2029 cedola 3,85%

BTP 01/11/2022 - 01/05/2033 cedola 4,40%

Inoltre, in relazione alle condizioni di mercato, il MEF si riserva la facoltà di offrire ulteriori tranche di titoli nominali in corso di emissione con scadenza superiore ai 10 anni, CCTeu e indicizzati all’inflazione anche al fine di tenere conto di eventuali dislocazioni sul mercato secondario di detti titoli.

Infine, il MEF potrà offrire ulteriori tranche di titoli a medio e lungo termine, nominali – a tasso fisso e variabile (CCTeu) – e indicizzati all’inflazione, non più in corso di emissione, per assicurare l’efficienza del mercato secondario.

Per tutte le aste di titoli a medio e lungo termine, nominali – a tasso fisso e variabile (CCTeu) – e indicizzati all’inflazione (BTP€i), il Tesoro utilizzerà la procedura d’asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa.

 

 

 

 

 

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