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Cina, dal cambio di rotta un beneficio per altri mercati asiatici

12/29/2022 | Redazione Advisor

Mi aspetto che la crescita cinese si riprenda entro il secondo trimestre del 2023 e che raggiunga il 5% nella seconda metà dell'anno - commenta - Bo Zhuang, senior sovereign analyst di Loomis Sayles, affiliata di Natixis Investment Managers


"Il governo cinese ha rapidamente cambiato rotta. Dopo aver applicato per mesi un rigido programma zero-Covid che ne ha frenato la crescita, la Cina ha allentato drasticamente le restrizioni. A nostro parere, la recente ondata di proteste legate al programma Covid, motivata da un elevato tasso di disoccupazione giovanile al 18%, ha svolto un ruolo fondamentale nell'accelerare la tabella di marcia del governo. Alla fine la Cina avrebbe allentato comunque le restrizioni, ma l'attivismo degli studenti ha convinto il governo che i costi economici e politici delle chiusure fossero diventati insostenibili" così spiega quanto accaduto nella terra del Dragone Bo Zhuang, senior sovereign analyst di Loomis Sayles, affiliata di Natixis Investment Managers.

 

Per l'esperto però questa riapertura potrebbe generare un caos nell'economia cinese, almeno nel breve periodo visto che "Nella fase iniziale, la riapertura potrebbe scatenare un'ondata di casi di Covid, travolgendo il sistema sanitario, frenando i consumi e la produzione. È improbabile che i politici impongano chiusure generalizzate, ma la produzione industriale potrebbe subire qualche interruzione dell'approvvigionamento" spiega l'esperto dell'affilliata di Natixis IM.

 

"Dopo i primi mesi, credo che la situazione migliorerà con l'attenuarsi della crisi sanitaria. Il governo sta già adottando misure per accelerare questo risultato, intensificando la campagna di vaccinazione per gli ultrasessantenni. Mi aspetto che la crescita cinese si riprenda entro il secondo trimestre del 2023 e che raggiunga il 5% nella seconda metà dell'anno. La crescita potrebbe essere ulteriormente favorita dal previsto allentamento delle politiche abitative restrittive, che negli ultimi 18 mesi hanno frenato l'economia cinese" continua Bo Zhuang. 

 

Questo creerà un impatto positivo anche sugli altri mercati asiatici. "Un'impennata della crescita cinese darebbe anche una spinta agli altri Paesi asiatici, soprattutto se i turisti cinesi riprendessero i loro normali modelli di viaggio. I Paesi asiatici vicini, come Thailandia, Vietnam e Giappone, potrebbero di conseguenza assistere a un rafforzamento delle valute" conclude l'esperto. 

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