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9/26/2011 | Marcella Persola
I ricchi fanno paura. Per questo meglio correre ai ripari. Alcuni paesi emergenti hanno difatti tagliato i tassi di interesse per paura del contagio proveniente dai paesi ricchi.
I primi a compiere il passo sono stati Brasile e Turchia, ma sembra che anche l'Indonesia stia valutando un "cut rate" se la situazione sui mercati dovesse peggiorare ulteriormente. E non sarebbe l'unico. Anche altri paesi come il Cile, il Messico e la Polonia sarebbe intenzionati ad abbassare i tassi di interesse. L'unico paese che al momento sembra voler non cambiare la propria situazione è la Russia. La banca centrale russa ha lasciato i tassi invariati.
Le azioni del Brasile e della Turchia hanno lasciato perplessi i mercati, in quanto entrambe le economie sono lontane dal problema recessione, che avrebbe potuto giustificare il recente taglio dei tassi di interesse. In particolare il primo ministro turco ha detto che l'incapacità dell'Europa di risolvere i suoi problemi sta creando dei timori di recessione ovunque.
Anche mercati più esperti come quelli cileno, messicano e polacco stanno pensando un'azione simile nei prossimi mesi. Chi invece sembra essere sereno, sono i paesi del Lontano Oriente. La Cina in primis, il più grande mercato emergente tra tutti, continua a tenere l'inflazione sotto controllo in un'economia dove la crescita moderata è del 9,5% nel secondo trimestre, dal 9,7% del primo. In ogni caso la politica monetaria della Cina è lontano dai timori degli altri paesi.
Ma si tratta dell'unica eccezione. Anche il SudAfrica, Tailandia, Colombia sentono il pressing del contagio, che potrebbe diventare a macchi d'olio.
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