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10/14/2022
Le prospettive economiche restano sfidanti, ma gli alti rendimenti rafforzano le argomentazioni a favore degli investimenti in obbligazioni, che stanno quindi tornando appetibili. Sono le principali conclusioni contenute nell’ultimo aggiornamento delle Prospettive Cicliche di PIMCO per i prossimi 6-12 mesi, a cura di Tiffany Wilding, North American economist (nella foto) e Andrew Balls, cio global fixed income dell’asset manager statunitense.
“Le tensioni geopolitiche, l’elevata volatilità di mercato e la stretta delle banche centrali al ritmo più serrato da decenni contribuiscono a un contesto economico di singolare incertezza” spiegano gli esperti. “Nel nostro scenario di base prevediamo recessioni poco profonde nei mercati sviluppati, soprattutto nell'area euro e nel Regno Unito, che sono alle prese con gli sconquassi conseguenti alla guerra in Ucraina. Anche il PIL reale degli Stati Uniti probabilmente registrerà una fase di modesta contrazione. Al contempo, l'inflazione di fondo al di sopra degli obiettivi delle banche centrali oggi appare più radicata e benché sia tuttora probabile che l’inflazione complessiva alla fine si moderi in modo significativo nel nostro orizzonte ciclico, al momento sembra che verosimilmente impiegherà più tempo a farlo”.
“Aumento della disoccupazione e inflazione ostinatamente al di sopra dei target è una combinazione che ha messo le banche centrali in una posizione difficile, tuttavia in generale le loro azioni ad oggi indicano che gli istituti centrali sono completamente concentrati sulla lotta all’inflazione. Negli Stati Uniti, ad esempio, ci aspettiamo che la Federal Reserve alzerà il tasso di riferimento portandolo in un intervallo del 4,5–5% prima di fare una pausa per valutare gli effetti della stretta sull’economia” proseguono gli esperti.
All’interno del quadro macro descritto, Wilding e Balls analizzano le implicazioni per gli investimenti. “A fronte dei rendimenti più alti sulle diverse scadenze, crediamo che le argomentazioni a favore degli investimenti in obbligazioni siano oggi più robuste. Riteniamo che oggi ci si possa aspettare che i mercati obbligazionari di alta qualità offrano rendimenti molto più in linea con le medie di lungo periodo, siamo inoltre dell'avviso che la porzione a breve delle curve dei rendimenti nella maggior parte dei mercati già sconti a sufficienza la stretta monetaria”.
“Ravvisiamo abbondanti opportunità di cogliere benefici da questo valore in crescita sui mercati obbligazionari” proseguono gli esperti. “Ad esempio, gli investitori potrebbero coniugare l’esposizione a rendimenti da benchmark di alta qualità – che sono cresciuti in modo significativo nell’ultimo anno – con un’esposizione selettiva a settori a spread di alta qualità, con l’aggiunta di potenziale alfa dalla gestione attiva. Crediamo che il potenziale di rendimento sia convincente alla luce delle prospettive cicliche e che molti investitori potrebbero essere remunerati dal tornare a investire in obbligazioni”.
In aggiunta al potenziale di reddito più elevato, secondo Wilding e Balls i rendimenti obbligazionari sono sufficientemente alti da offrire potenziale di plusvalenze nell’eventualità di esiti di inflazione e di crescita inferiori alle attese o debolezza più marcata dei mercati azionari. “Ci attendiamo il riaffermarsi di correlazioni negative più normali fra le obbligazioni di alta qualità e le azioni, con conseguente rafforzamento delle caratteristiche di copertura delle obbligazioni core di qualità, che in generale sono previste crescere in valore in caso di flessione dell’azionario. Inoltre, i maggiori rendimenti offerti sui mercati obbligazionari attualmente potrebbero contribuire a remunerare coloro che scelgono di attendere che passi questo periodo di incertezza e di volatilità potenzialmente più elevata”.
Tuttavia, avvertono, occorre prudenza, e “se l’inflazione sarà più vischiosa di quanto ci aspettiamo, le banche centrali potrebbero essere obbligate ad alzare i tassi più di quanto i mercati scontino attualmente, e se le recessioni saranno poco profonde come ci attendiamo, saranno lente a operare tagli dei tassi che stimolano la crescita, vista l'elevata inflazione di partenza”.
“Pertanto, nei portafogli obbligazionari core, questo è un contesto in cui siamo pronti a prendere la decisione attiva e deliberata di ridurre il rischio su una gamma di fattori di rischio e conservare delle munizioni (ossia mantenere liquidità)” sottolineano gli esperti. “La gestione della liquidità è importante sempre ma lo è in particolare in un frangente di mercato difficile e di forte incertezza. In linea con le nostre previsioni di lungo periodo, punteremo a mantenere portafogli che saranno resilienti in un ventaglio di esiti economici, geopolitici e di mercato.”
“Le nostre view sui diversi altri attivi sono esposte nelle nostre Prospettive Cicliche ma in questa sede evidenziamo, in conclusione, che crediamo che la prevista volatilità nell’economia reale e sui mercati finanziari porterà opportunità appetibili per gli investitori dotati di pazienza e capitale fresco. Il divario fra mercati pubblici e privati nelle valutazioni degli attivi resta estremo ma con il conformarsi dei mercati privati e il palesarsi di difficoltà nello spazio del credito societario e in quello immobiliare dovrebbero emergere opportunità di generare potenzialmente rendimenti di grande valore. Questa è una delle nostre view a più alta convinzione” concludono gli esperti.
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