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L'azionario offre ancora interessanti opportunità

8/22/2022 | Lorenza Roma

Berg (T. Rowe Price): "In questo scenario complesso e volatile per i mercati, la crescita fondamentale degli utili e dei flussi di cassa rimane il motore più potente delle quotazioni azionarie"


I mercati hanno attraversato un periodo tumultuoso negli ultimi due anni, caratterizzato dalla pandemia, dalla ripresa economica e dal conflitto militare in Europa. Ora i titoli rimangono particolarmente volatili a causa degli eventi scioccanti che si stanno verificando in Ucraina, aggiungendo incertezza a un contesto già complesso di aumento dell'inflazione e di inasprimento monetario. Parola di Scott Berg, portfolio manager, global growth equity strategy di T. Rowe Price, che analizza le opportunità di investimento nell'equity globale.

 

"A livello generale, riteniamo che il 2022 segni un cambiamento di regime per gli investitori", spiega Berg. "L’emergere di catalizzatori dell’inflazione in un contesto di restrizioni della supply chain e di mercati del lavoro rigidi era prevedibile, ma la guerra ha fatto sì che l’aumento dei prezzi accelerasse più del previsto e rappresentasse una sfida significativa per i policymaker. Sebbene le fonti inflattive siano inserite in un complesso mosaico di forze temporanee e strutturali, la reazione degli investitori è stata chiara: un significativo riposizionamento verso le aree del mercato che potrebbero beneficiare di un inasprimento monetario, a discapito dei titoli con crescita di lungo periodo che hanno registrato livelli eccezionali di volatilità".

 

"Oltre alla stretta monetaria, che riduce la domanda, la normalizzazione della supply chain è fondamentale per allentare i punti di pressione e, mentre gran parte del mondo sta imparando a convivere con il Covid-19, in Cina permangono difficoltà per via della diffusione del virus. Riteniamo che l’inflazione raggiungerà probabilmente il picco nei prossimi trimestri,  - prosegue il manager - man mano che i tassi di interesse aumenteranno progressivamente e che i policymaker sposteranno la loro attenzione dal sostegno economico alla stabilità dei prezzi. La riduzione della domanda, insieme alla normalizzazione delle supply chain, potrebbe consentire di procedere con maggiore lentezza all’inasprimento monetario nel 2023, anche se i dati sull’inflazione a breve termine implicano un’azione aggressiva. Ciò potrebbe fornire un contesto più positivo per i mercati azionari nel corso dell'anno".

 

"In un contesto di grandi cambiamenti economici e geopolitici, è necessario un po’ di pragmatismo più che un’eccessiva confidenza", sottolinea Berg. "L'assetto dei mercati è cambiato radicalmente nella prima metà del 2022; abbiamo reagito impostando un portafoglio più equilibrato tra i vari settori e riesaminando ciascuna posizione nel portafoglio. Continuiamo a focalizzarci su un'attività di stock picking asimmetrica, idiosincratica e bottom-up, guardando in particolare a quei titoli "speciali" che offrono prospettive di crescita durevole. Con l’inasprirsi delle dinamiche di domanda e offerta di materie prime, abbiamo diminuito il nostro sottopeso, soprattutto attraverso un’esposizione diversificata ai materiali, per aiutare il portafoglio in un contesto di inflazione più elevata e per garantire un equilibrio adeguato. Altrove, rimane salda la nostra fiducia nella capacità di trovare buone opportunità azionarie nei mercati emergenti.

 

"In questa fase del ciclo azionario, in cui la crescita economica complessiva è più scarsa, la capacità di trovare una crescita degli utili è essenziale, sia in una strategia di portafoglio difensiva che offensiva. A prescindere dalla rotazione dei mercati nel breve termine, la crescita fondamentale degli utili e dei flussi di cassa rimane, a nostro avviso, il motore più potente delle quotazioni azionarie nel lungo periodo".

 

"È importante notare che la volatilità si è rivelata storicamente un’opportunità e, sebbene viviamo in tempi molto insoliti, siamo di fronte a un insieme di opportunità più ampio rispetto al passato. Le società innovative e a forte crescita vengono scambiate, a nostro avviso, a valutazioni molto più ragionevoli, mentre le idee azionarie idiosincratiche non legate alla direzione generale del mercato sono anch’esse al centro dell'attenzione. L’incertezza geopolitica e macroeconomica continuerà a far parte del contesto a breve termine, ma a lungo termine i prezzi delle azioni sono guidati dalla forza fondamentale degli utili e dalla generazione di flussi di cassa. Riteniamo che concentrarsi su questo aspetto sia il modo migliore per aiutarci a navigare in uno dei contesti di mercato più complessi che gli investitori abbiano mai sperimentato", conclude Berg.

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