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BCE pronta ad agire per contrastare l’inflazione

6/7/2022 | Lorenza Roma

Al meeting di giovedì sono attese indicazioni sulle prossime decisioni di politica monetaria. BCE verso un rialzo dei tassi


Siamo tutti in attesa della prossima riunione della BCE fissata per il prossimo 9 giugno. Cosa dobbiamo aspettarci dalla banca centrale? Sarà annunciato il rialzo dei tassi? Ecco le previsioni e i commenti dei gestori.

 

“È probabile che le prospettive di inflazione si preannuncino elevate anche nei prossimi mesi e ciò potrebbe spingere la BCE a rivedere al rialzo le aspettative d'inflazione a giugno”, ha affermato Nicolas Forest, global head of fixed income di Candriam. “Ciò suggerisce una reazione più rapida e più forte della BCE sul fronte del rialzo dei tassi nel 2022. In questo contesto, i rendimenti a breve termine dovrebbero restare sotto pressione, mentre il movimento al rialzo sulla parte a 10 anni potrebbe essere più limitato, tenuto conto degli effetti negativi che la politica più restrittiva della BCE produrrà sulla crescita”.

 

“L’inflazione continuerà a preoccupare i mercati finanziari nei prossimi mesi e potrebbe addirittura aumentare in seguito a un embargo sul petrolio russo e a un probabile taglio delle forniture di gas in Europa”, ha aggiunto Forest. L'impatto della stretta monetaria sulla crescita economica dovrebbe sentirsi in misura maggiore nel secondo semestre. In questo contesto, riteniamo che la soluzione migliore per gli investitori obbligazionari sarà l'adozione di uno stile di gestione attivo e flessibile”.

 

In linea con le dichiarazioni dei suoi vari membri, la BCE dovrebbe confermare la fine degli acquisti di asset a fine mese; gli esperti di Allianz Global Investors si aspettano che la BCE annunci un rialzo dei tassi a luglio, il primo in 11 anni. Di fronte a un'inflazione che continua a sorprendere al rialzo, la BCE dovrebbe adottare un tono fermo e affermare la propria determinazione a rispettare il mandato di stabilità dei prezzi. Nonostante il crescente dibattito sull'entità dei rialzi dei tassi, riteniamo che la BCE debba comunque attenersi ai suoi piani e agire con moderazione, mantenendo un rialzo di 25 punti base a luglio.

 

“Le nuove proiezioni macro pubblicate giovedì mostreranno presumibilmente un'inflazione ancora più elevata, con una previsione a medio termine che si assesta intorno al 2%”, ha commentato Peter Goves, fixed-income research analyst, MFS Investment Management. “Ciò significa che i criteri di forward guidance saranno soddisfatti. In linea con la recente politica della BCE, prevediamo che la Banca centrale annuncerà la fine del QE a giugno e ribadirà l'intenzione di aumentare i tassi di 25 pb a luglio e di porre fine alla politica dei tassi negativi entro la fine del terzo trimestre. Questo dovrebbe mantenere i core rates in modalità ribassista per il momento”, ha aggiunto l'analista.

 

“La BCE è pronta a rivedere sia le previsioni che le indicazioni in occasione della riunione del 9 giugno, dopo che l'ultimo rialzo dell'inflazione ha spinto anche i responsabili politici più dovish a cambiare posizione”, ha dichiarato Pietro Baffico, european economist, abrdn. “La divergenza di opinioni, il rallentamento dell'economia e la flessibilità mantenuta dalla BCE si tradurranno probabilmente in una maggiore volatilità sui mercati dei tassi e delle obbligazioni. I rischi di recessione in agguato potrebbero anche spingere gli investitori a prezzare premi diversi per le obbligazioni europee, causando un allargamento degli spread e richiedendo infine l'intervento della BCE”.

 

Konstantin Veit, senior portfolio manager european rates di PIMCO, ha sottolineato che “poiché la BCE è più preoccupata della dinamica dell'inflazione che della crescita, riteniamo che continuerà il processo di normalizzazione della politica monetaria, iniziato nel dicembre dello scorso anno”, ha precisato. La conferenza stampa si concentrerà probabilmente sull’andamento e sulla portata complessiva della prossima normalizzazione della politica dei tassi di interesse. Sebbene non ci aspettiamo grandi indicazioni in termini di target, ci aspettiamo che la BCE sottolinei che ci sono condizioni in cui il gradualismo non sarebbe appropriato”.

 

“Per il futuro, tuttavia, ci aspettiamo che la BCE si mantenga prudente, perché riteniamo che l'attività economica rallenti significativamente e le pressioni inflazionistiche si attenuino nella seconda metà dell'anno”, ha dichiarato Gero Jung, chief economist, Mirabaud AM. “Tutto ciò è in linea con le ultime indagini sui consumatori della Commissione europea, che hanno mostrato un rallentamento delle aspettative di inflazione nella maggior parte dei Paesi europei”, ha concluso l'esperto.

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