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Gestori patrimoniali digitali, in crescita per la regione MENA

6/6/2022 | Marcella Persola

Questo quanto emerge dallo studio condotto dagli esperti di finanza comportamentale di Oxford Risk


Previsto l’incremento di gestori patrimoniali digitali e di robo-advisor. A tale conclusione è arrivato uno studio condotto dagli esperti di finanza comportamentale di Oxford Risk che evidenzia come nella regione MENA (ossia Middle Est e Nord Africa) nel prossimo futuro questi player cresceranno di numero.

 

In particolare lo studio condotto su consulenti finanziari indipendenti e gestori patrimoniali dell'area MENA, che gestiscono collettivamente un patrimonio di circa 290 miliardi di dollari, ha evidenziato che un consulente su tre (34%) prevede un forte aumento del numero di soluzioni esclusivamente digitali entro il 2025. Inoltre il 45% degli intervistati prevede un leggero aumento del numero di soluzioni di robo advice e di soluzioni esclusivamente digitali, mentre il 21% non prevede alcun cambiamento, secondo quanto emerso dalla ricerca condotta tra i gestori patrimoniali di Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Bahrain, Qatar, Oman, Egitto e Kuwait.

 

Le previsioni di espansione si basano sull'impatto della pandemia COVID-19 in termini di adozione della tecnologia nella regione. Più di due gestori patrimoniali su tre (68%) hanno dichiarato che la pandemia ha accelerato la rivoluzione tecnologica nel settore della gestione patrimoniale nell'area MENA. Tuttavia, uno su otto (12%) non è d'accordo sul fatto che la pandemia abbia avuto un effetto.

 

Greg B Davies, phd, head of behavioural finance, Oxford Risk, ha dichiarato: "L'uso crescente della tecnologia sta trasformando le aziende in tutto il mondo e sta chiaramente avendo un impatto importante nella regione MENA. L'ascesa di soluzioni esclusivamente digitali è prevedibile con l'accelerazione della rivoluzione tecnologica nel settore della gestione patrimoniale nell'area MENA. L'aumento dell'uso della tecnologia e degli algoritmi comporta notevoli vantaggi per i gestori patrimoniali e per i clienti” prosegue l’esperto.

 

"Ciò contribuirà a fornire un'assistenza più coerente ai clienti e a evitare problemi di valutazione della tolleranza al rischio e dell'asset allocation. Una volta stabilito un quadro specifico per la misurazione della tolleranza al rischio, della capacità di rischio e di altri fattori rilevanti, è possibile eseguirlo su scala e in modo rapido".

 

Oxford Risk, infatti, esorta i consulenti patrimoniali della regione a utilizzare maggiormente la tecnologia per fornire servizi migliori ai clienti, basati sulla comprensione delle loro esigenze attraverso una profilazione dettagliata.

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