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ELTIF, un mercato da 7,5 miliardi di euro

4/19/2022 | Marcella Persola

L'Italia assieme alla Francia è uno dei maggiori mercati regionali. Ma le modifiche attualmente in discussione nella UE potrebbe portare a un maggiore sviluppo


L'Italia è un terreno fertile per gli ELTIF (European Long Term Investment Fund). A confermarlo uno studio realizzato da Scoper che evidenzia come dal 2015, hanno di comparsa degli strumenti ELTIF sul mercato, l'offerta e la domanda di questi fondi è cresciuta significativamente, soprattutto nell'ultimo anno e mezzo, tanto che i volumi raggiunti non erano assolutamente stimati. Il mercato è molto più grande di quanto si pensasse in precedenza: basandosi su un sondaggio rappresentativo dei fornitori, Scope stima che il capitale collocato negli ELTIF è di circa 7,5 miliardi di euro. La stima più recente a fine aprile 2021 era di 2,4 miliardi.

 

In particolare tra gli strumenti preferiti dagli investitori il private debt è l'asset class più rappresentata, con il 36% dei volumi. Il secondo segmento è quello delle infrastrutture con il 31%, segue il 26% del patrimonio investito in ELTIF di private equity e il restante 7% in altre asset class.

 

Quasi la metà del capitale degli ELTIF (46%) è collocato in prodotti riservati agli investitori professionali; il 54% è investito in prodotti ammissibili sia per i clienti retail che per quelli professionali.

 

Tra i gestori più attivi, che offrono i loro prodotti anche agli investitori privati, troviamo Amundi, Azimut, BlackRock, Commerz Real, Muzinich e Partners Group.

 

Come sottolineato all'inizio i maggiori mercati regionali in Europa sono l'Italia e la Francia. Il mercato italiano degli ELTIF è dominato da investitori privati, grazie anche agli incentivi fiscali. Segue la Francia che ha la storia più lunga in Europa in tale ambito e la Germania, il cui mercato stenta a decollare.

Ma cosa potrebbe rappresentare un ulteriore stimolo per lo strumento? Un motore di crescita per il mercato degli ELTIF potrebbe essere rappresentato dalle modifiche legali attualmente in discussione nell'UE, che hanno l'obiettivo di ottimizzare il quadro per l'offerta e la distribuzione degli ELTIF riducendo le restrizioni. Inoltre, la creazione di un mercato secondario sarebbe vantaggiosa, poiché clienti privati benestanti, in particolare, a volte vedono l'illiquidità della maggior parte dei prodotti ELTIF come un ostacolo. L'esperienza italiana, infine, mostra che gli incentivi fiscali possono essere un ulteriore di crescita per il mercato degli ELTIF.

 

 

 

 

La valutazione di Scope su questo mercato si basa su un ampio sondaggio tra i fornitori condotto tra novembre 2021 e marzo 2022. Lo studio si basa sui dati di 43 dei 53 ELTIF registrati e commercializzati. Questi sono offerti da 31 diversi gestori patrimoniali. Il volume dei 43 ELTIF per i quali per i quali sono disponibili dati dettagliati ammonta a 7 miliardi di euro alla fine del 2021. Scope stima il volume dei restanti 10 ELTIF tra 200 e 700 milioni di euro.

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