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Russia-Ucraina, come difendere i portafogli

3/23/2022 | Redazione Advisor

Richard Flax (Moneyfarm): “Le valutazioni azionarie europee sembrano convenienti rispetto alla storia, ma probabilmente non sono così a buon mercato se si tiene in considerazione il potenziale rallentamento degli utili”


Mentre prosegue il conflitto in Ucraina e vengono inasprite le sanzioni verso la Russia, cosa dovrebbero fare gli investitori per proteggere i loro portafogli?  “Per consolidare ulteriormente il livello di resilienza dei portafogli Moneyfarm e cercare di mantenere la volatilità entro i target, abbiamo deciso di focalizzarci sulla gestione del rischio attraverso due modalità” spiega Richard Flax, chief investment officer. “Da una parte abbiamo aumentato i diversificatori di portafoglio, attraverso una maggiore esposizione alle materie prime e agli asset denominati in dollari (fonte di diversificazione in momenti di stress di mercato). Dall’altra abbiamo ridotto gli asset rischiosi, quindi obbligazionario high yield e dei Paesi emergenti, ma anche azionario europeo”.

 

“All’inizio di quest’anno avevamo espresso un giudizio positivo per quest’ultima asset class, che godeva di migliori prospettive di redditività di lungo termine” prosegue Flax. “Tuttavia riteniamo che l’effetto della crisi Ucraina sulla crescita economica europea non sia ancora chiaro e che le pressioni inflazionistiche legate ai costi dell’energia potrebbero avere un impatto maggiore sugli utili aziendali europei rispetto a quelli americani”.

 

Flax sottolinea che le azioni europee sono state recentemente sotto pressione. Guardando al rapporto prezzo/utili per le azioni europee nell’ultimo decennio, “il calo delle azioni europee pone le valutazioni al di sotto della media di lungo termine di circa una deviazione standard. Ciò potrebbe far pensare che l’azionario europeo rappresenti un’opportunità.”

 

La domanda chiave è se il denominatore del rapporto P/E (una delle misure di valutazione aziendale), ossia gli utili siano sopravvalutati, poiché il loro aggiustamento a shock economici é piú lento di quello dei prezzi. Analizzando i margini di profitto in Europa confrontandoli con la crescita del Pil, Flax fa notare tre elementi: “in primo luogo, la redditività complessiva è aumentata nel tempo; in secondo luogo, i margini sono elevati rispetto alla storia; infine, c’è una certa ciclicità nella redditività (in quanto una crescita economica più forte di solito si traduce in una maggiore marginalità)”.

 

“Per quanto riguarda le aspettative di crescita del Pil in Europa nel 2022, nelle ultime settimane sono state generalmente riviste al ribasso, poiché gli analisti hanno iniziato a tenere conto dei costi energetici più elevati e del calo della fiducia che probabilmente seguirà la crisi in Ucraina. Le valutazioni azionarie europee sembrano convenienti rispetto alla storia, ma probabilmente non sono così a buon mercato se si tiene in considerazione il potenziale rallentamento degli utili.

Ciò non toglie – conclude Flax - che alcuni degli scenari negativi siano già stati scontati dal mercato e sicuramente le valutazioni in Europa potrebbero diventare un aspetto da guardare con attenzione”.

 

 

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