Tempo di lettura: 1min
9/12/2011
Ancora un lunedì nero per i mercati europei dopo un weekend che ha visto tornare d’attualità la possibilità di un default greco e di una fuoriuscita di Atene dall’Euro.
Mercati sotto pressione e vendite che si sono concentrate sui listini delle periferie dell’Eurozona.
Il listino principale di Piazza Affari, il Ftse Mib, perde quasi 4%, appesantito dall’ondata di vendite che ha colpito i maggiori titoli del comparto finanziario.
Unicredit perde oltre 1/10 della sua capitalizzazione, Intesa Sanpaolo fa solo leggermente meglio ma ritocca al ribasso i propri minimi storici.
Giornata nera per le banche anche in francia, con i tre maggiori gruppi: Socgen, Credit agricole e Bnp Paribas, che complice la minaccia di un downgrade di MOody’s, precipitano di oltre 10 punti percentuali.
Il panico sui mercati non si ferma ai confini del mercato azionario.
Sul fronte obbligazionario è una vera e propria fuga verso la sicurezza.
I rendimenti dei titoli decennali tedeschi sono inferiori ai Bot italiani con scadenza a 3 mesi e si allarga, di conseguenza sempre di più il differenziale coi nostri btp a 10 anni.
Lo spread torna ai livelli del panico di inizio agosto, che avevano spinto la Bce all’intervento.
Intervento che è stato reiterato anche oggi dall’Eurotower, ma di fronte a questa crisi della fiducia sembra che i mercati non trovino ancora una risposta.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie