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9/7/2011
«il momento di comprare è quando il sangue scorre per le strade».
Prendendo a prestito dal barone Rotschield una delle sue più celebri battute possiamo pensare che il momento fosse finalmente arrivato.
Le strade, almeno quelle immaginarie che conducono da Atene a Lisbona, passando per Madrid e Roma erano decisamente sporche di sangue da qualche mese ed è stato un sangue che ha intimorito gli investitori non solo sull'asse mediterraneo dell'Eurozona, ma anche al di là di questi ipotetici confini.
Oggi è stata una giornata di acquisti su tutti i listini, una giornata di rialzi importanti che ricacciano indietro, almeno in parte, i timori suscitati dai minimi degli ultimi giorni.
Protagoniste della giornata proprio le società che più di altre nell'ultimo mese avevano pagato: su tutte Fiat, che nelle sue varie declinazioni, dalla Spa a Industrial a Exor hanno ripreso buona parte del terreno perso negli utlimi tre giorni, con rialzi anche superiori all'8%.
Bene anche le banche, con Unicredit e Intesa Sanpaolo che si allontano dal baratro e sebbene rimangano a livelli da assoluto saldo non abbinano più ai loro valori lo scomodo paragone coi giorni di Lehman Brothers (se non peggio).
Migliora nettamente anche il profilo dello spread, con il ritracciamento fino a quota 3,36%.
Se non una promozione alla manovra, quantomeno un approvazione al fatto che finalmente sia messa al voto e si possa riuscire in tempi brevi ad avere un piano di rientro dal deficit.
Se a questo scenario aggiungiamo la certezza che la Germania non si opporrà l Fondo Salvastati e la Bce (domani) probabilmente annuncerà la prosecuzione del suo piano di aiuto a Spagna e Italia, diamo le ultime pennellate a una giornata di borse da ricordare, per una volta, in positivo.
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