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Cernobbio, la paura dei mercati e le soluzioni degli esperti

9/3/2011

Manovra, ripresa e crisi della fiducia e dei mercati. Sono questi i temi forti del Forum Ambrosetti a Villa d'Este.


Manovra, ripresa e crisi della fiducia e dei mercati.

Sono questi i temi forti del Forum Ambrosetti a Villa d'Este.

L'appuntamento, che tradizionalmente ospita l'elite della finanza e della politica mondiale, si svolge quest'anno in un clima particolare: a metà tra lo stupore e la perplessita per una crisi dei mercati che in pochi realmente avrebbero previsto e una tensione crescente per le soluzioni necessarie da adottare, a stretto giro di posta, per affrontare la stessa e dare una svolta all'increscioso sviluppo del debito di molte realtà mondiali.

 

MANOVRA - Sul fronte italiano i mercati e l'opinione pubblica si concentrano soprattutto su Roma e il dibattito parlamentare sulla manovra aggiuntiva.

Secondo il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano «c'è impegno comune da parte della maggioranza e dell'opposizione» per dare una risposta pronta, ma è altresì chiaro che «occorre vengano, ora e nel prossimo futuro, da parte italiana, chiarezza e certezza d'intenti e risultati, al di là di ogni oscillazione nociva alla credibilità degli orientamenti e dei comportamenti del paese». 

Altrimenti, come ricorda ancora Napolitano «si finirebbe per cadere in situazioni in cui il nostro paese vede riemegere e pesare su di sè antiche diffidenze», come testimoniato emblematicamente dal ritorno ai livelli del panico di inizio agosto del differenziale tra i nostri titoli di Stato e gli omolohgi tedeschi.

 

CRISI - Sfiducia e rassegnazione sono stati il leit motiv dell'agosto borsistico. 

Tra i più colpiti dalle vendite un comparto bancario che sembra ormai costantemente alle prese con la necessità di nuove iniezioni di capitale per affrontare il protrarsi della crisi.

il direttore generale di Unicredit, Roberto Nicastro, ha voluto gettare acqua sul fuoco e rassicurare il mercato sulla solidità di Piazza Cordusio.

«Stiamo lavorando forte per rispettare gli obiettivi di fine anno», ha dichiarato precisando, però, che «indubbiamente lo scenario è molto complicato ma siamo sulla buona strada». Analogamente, il direttore generale ha sottolineato che Unicredit «non ha assolutamente problemi di funding», avendo già fatto fronte al 90% delle esigenze per il 2011.

Diverso l’atteggiamento dell’ad di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, che ha smentito pubblicamente le previsioni pessimistiche del Fondo monetario internazionale, secondo cui le banche europee avrebbero bisogno di 200 miliardi di capitale fresco. 

Ma soprattutto Passera ha voluto riaffermare la qualità delle contromisure messe in campo per affrontare la difficile situazione macroeconomica.

Non vediamo necessità di cambiare gli obiettivi che ci siamo dati per l’anno - ha detto - perché abbiamo introdotto una serie di nuove azioni, in particolare sul versante del taglio dei costi, per reagire alla crisi.

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