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Debito emergente: l’anno della risalita

4/16/2021 | Redazione Advisor

Per il responsabile delle strategie del debito emergente di NN IP gestione attiva e integrazione ESG sono cruciali per catturare il valore di questi mercati.


Crescita, rendimenti, sostenibilità. Sono le tre parole chiave degli investimenti che si possono ben adattare anche al contesto emergente come spiega l’esperto di NN IP Marcin Adamczyk.

“Oggi in un contesto di bassi tassi di interesse il debito emergente rappresenta l’ultima spiaggia per chi cerca dei rendimenti, che possono andare dal 5 al 7% a seconda della tipologia” spiega l’Head of Emerging Markets Debt che sottolinea come l’asset class emergente sia ampia, diversificata e in crescita. Si parla infatti di un mercato che vale 5 miliardi di dollari che comprende sia i titoli dei paesi già noti come indiani, cinesi, ma anche di paesi più piccoli come quelli africani o caraibici che sono al loro debutto nel sistema finanziario globale. In tale mercato, per l’esperto è la gestione attiva quella che può fare la differenza, perché vista l’eterogeneità dei paesi e degli strumenti è l’unica in grado di cogliere le diverse opportunità che si presentano.

NN IP è stata tra i pionieri nella strategia emergente in valuta forte, iniziata ben 27 anni fa e con un track record lungo. Il valore aggiunto di NN (L) Emerging Markets Debt (Hard Currency) è rappresentato da un approccio multi-size con gestori che operano 24 ore su 24 in diversi parti del mondo. “Abbiamo un team ampio e specializzato con 26 professionisti dedicati” sottolinea Adamczyk. “Inoltre il nostro approccio flessibile al processo di investimento ci consente di cogliere le migliori opportunità che si presentano, senza dimenticare il valore della sostenibilità” evidenzia l’Head of Emerging Markets Debt. Infatti, NN IP ha sviluppato un’analisi proprietaria costituita da un Development Score e uno Stability Score per le analisi principali che consentono al gruppo di includere i fattori ESG nel proprio processo di investimento sull’analisi del debito emergente. “Gli investitori ci chiedono sempre più una redditività realizzata in modo sostenibile e responsabile” continua l’esperto che rimarca come la domanda nel futuro si sposterà sempre più verso emissioni sostenibili, come impact e green bond.

“Il ritorno alla crescita, nonché il prorogarsi delle politiche monetarie accomodanti, l’outlook positivo sulle materie prime sono tutti elementi che creano un ambiente favorevole ai mercati emergenti. L’Asia continuerà ad essere la locomotiva di tale crescita, ma vediamo valore anche nel mondo high yield” conclude Adamczyk.

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