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4/19/2021 | Redazione Advisor
L’investimento responsabile rappresenta il trend più importante degli ultimi decenni, tanto che si è evoluto da soluzione di nicchia in strumento convenzionale. La sua ascesa è stata indubbiamente sostenuta dai diversi programmi come i Principi per l’Investimento Responsabile (PRI), oltre che i programmi normativi ambiziosi come il Green Deal europeo e il Piano d’azione per la finanza sostenibile UE che richiedono espressamente a imprese e investitori di intraprendere un percorso responsabile, nonché i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG ONU), che esprimono le questioni chiave che si pongono al pianeta e all’intera popolazione. Da piaghe storiche come povertà e disuguaglianze a onnipresenti minacce esistenziali come il cambiamento climatico: queste sono le problematiche che gli investimenti responsabili cercano di affrontare.
Ma cosa si intende nello specifico con l’espressione “investimento responsabile” ? Nella definizione più comune sta a indicare il passaggio dal tradizionale paradigma di “shareholder capitalism” (capitalismo degli azionisti) che misura il successo solo in base al profitto, a un modello talvolta definito “stakeholder capitalism” (capitalismo degli attori sociali e istituzionali), in cui si chiede all’organizzazione di porre in primo piano l’impegno di un’impresa ad arrecare benefici a tutti gli stakeholder, quali clienti, dipendenti, fornitori e comunità.
In estrema sintesi, l’investimento responsabile cerca di coniugare la performance degli investimenti con obiettivi non puramente economico-finanziari. Si tratta di “fare la cosa giusta”, incoraggiando la sostenibilità e contribuendo a cambiamenti positivi duraturi. Allocando il capitale nel modo più produttivo possibile e rispondendo a esigenze di lungo periodo, anziché puntare a guadagni di breve termine, gli investitori contribuiscono a gestire le maggiori problematiche dell’era attuale e di quelle future.
Per Invesco, investire in chiave ESG significa integrare nel processo decisionale criteri ambientali, sociali e di governance insieme ai fattori finanziari. Per l’asset manager questo è uno dei meccanismi più efficaci per ridurre i rischi, massimizzare i rendimenti e produrre un impatto positivo sulla società e sull'ambiente.
L'approccio ESG di Invesco è basato su quattro pilastri. La società è infatti è un partner fidato, che si impegna sul fronte dei valori ESG: ciò significa integrare le considerazioni ambientali, sociali e di governance nel processo d'investimento core e osservare i Principi d'investimento responsabile (PRI) delle Nazioni Unite. Il secondo pilastro ha per oggetto il ruolo di investitore impegnato. Invesco è impegnato nell’attività di engagement ritenendo sia la chiave per stimolare un cambiamento concreto. Il terzo pilastro riguarda l’azionariato attivo. Invesco vota alle assemblee degli azionisti e si impegna a discutere delle problematiche ESG con i dirigenti delle società quotate. Il quarto elemento dell'approccio implica la capacità di creare soluzioni d'investimento orientate ai fattori ESG.
L'engagement è una parte importante del processo d'investimento del gruppo. La società non esclude automaticamente una società solo perché identifica una serie di rischi ESG, ma valuta e dialoga con la società affinché vi sia un cambio di passo. Questo approccio inclusivo è fondamentale, in quanto oltre a far comprendere meglio i rischi ESG, porta a identificare le migliori opportunità.
Sostenere le società che esibiscono un momentum ESG in evoluzione, anziché concentrarsi unicamente sulle imprese che hanno già ultimato questo percorso, permette di migliorare i risultati d'investimento e compiere ulteriori passi avanti verso la realizzazione degli obiettivi essenziali in materia ambientale, sociale e di governance.
Scopri di più su: invesco.com/insiemeversoilfuturo
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