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8/25/2011
L'incontrollata circolazione di una voce riguardante un possibile downgrade della Germania (mancava solo lei...) porta gli investitori a fuggire dal mercato, vanificando una mattinata di buoni rialzi che avevano visto un'ottima Fiat (+1,42%) correre anche sopra il 5%.
Tengono anche Unicredit e Intesa Sanpaolo (per entrambe chiusure sopra il punto e mezzo percentuale) ma anche qui con una flessione.
Svanisce l'effetto Libia su Eni (-1,19%) nonostante la rinnovata amicizia con i vertici politici "provvisori" di Tripoli e la presenza in massa dei vertici del cane a sei zampe all'incontro con il Consiglio Transitorio a Milano e l'accordo per la fornitura gratis di energia.
Tutte misure che mirano a ripristinare la posizione di vantaggio precrisi di Eni in Nordafrica, che però i mercati non hanno premiato.
Ancora in fondo al listino, infine, Bpm in atttesa che sia fatta chiarezza sul futuro finanziario dell'istituto.
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