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8/23/2011
Ancora una volta le vendite sulle banche affondano il FTSE MIB
Ad una BPM (-4,89%) che vacilla sulle voci di un rinvio dell'aumento di capitale, si aggiunge la cronica debolezza di Unicredit (-2,61%) che affonda sotto i 90 centesimi e rivede gli spettri dei giorni di Lehman Brothers.
Tra le poche a tentare di resistere Intesa Sanpaolo, che chiude comunque in territorio negativo di mezzo punto percentuale.
Ancora frenata, dopo una partenza sprint, anche per Fiat, che termina la seduta ripiegando di 2,37 punti percentuali.
E dire che si pensava al giorno giusto per un rimbalzo, dopo che nelle prime ore il titolo del Lingotto era arrivato a sfondare i 5 punti percentuali di rialzo. Ma ancora una volta la preoccupazione per il futuro della nostra economia e del comparto auto ha avuto la meglio e la regina delle quattro ruote italiane è precipitata sotto i 4 euro per azione.
Recupera terreno invece Parmalat, maglia rosa di giornata col suo 2,39% di guadagno e prosegue la ripresina di Eni.
Le speranze di riaprire i canali nordafricani stanno dando ossigeno al cane a sei zampe che dopo il +6,3% di ieri recupera un ulteriore 0,90%.
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