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Closing bell 22 agosto, effetto Libia

8/22/2011

Tornano gli acquisti a Piazza Affari in scia alle notizie che dalla mattinata sono arrivate da Tripoli


L’evoluzione delle vicende libiche ha gettato nuovo ottimismo circa la ripresa delle attività nordafricane per molte nostre compagnie.

Eni (+6,03%) , Ansaldo (+5,33%) ed Enel (2,14%)  tra i gruppi che hanno beneficiato maggiormente della possibilità che una transizione rapida di regime e una normalizzazione dei rapporti politici con il paese libico possa portare a una riattivazione del canale commerciale con uno dei partner più importanti negli ultimi anni per il nostro paese.

Interessante anche guardare alle compagnie, che hanno visto, negli ultimi anni, entrare soci libici con quote importanti nell’azionariato.

Unicredit (-0,11%), Fiat (-2,32%), Finmeccanica (+1,38%), sono tra i grandi gruppi che guardano con attenzione alle vicende di Tripoli, in attesa di conoscere chi saranno i nuovi interlocutori istituzionali.

Effetto notevole, com’era naturale prevedere, anche sul prezzo del petrolio.

Il brent del mare del nord, naturale alternativa per l’Europa al milione 600 mila barili che fino a sei mesi fa provenivano dal nord africa, ha visto nettamente sgonfiarsi i prezzi, in scia alle stime degli esperti che pervedono una piena riattivazione del canale libico entro il 2013.

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