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Trump non cede lo scettro. E non cambia rotta

11/4/2020 | Redazione Advisor

Il commercio, il "rimpatrio" delle aziende e la deregolamentazione sono le principali aree di interesse


Il Presidente Donald Trump ha superato le sfide poste dalla pandemia da coronavirus, inclusa quella di un'economia in difficoltà, riuscendo a vincere il suo secondo mandato alla Casa Bianca. Una vittoria che, secondo i professionisti di T. Rowe Price, porterà il tycoon ad andare avanti con le stesse politiche che hanno caratterizzato i suoi primi 4 anni alla presidenza degli Stati Uniti. Stando anche alle recenti dichiarazione di Trump, le tensioni con la Cina potrebbero intensificarsi, con l'attuale (e futura) amministrazione che continuerà a utilizzare dazi punitivi per cercare di ridurre il deficit commerciale americano. Gli esperti di T. Rowe Price si aspettano anche un aumento della spesa in deficit, un proseguimento del processo di deregolamentazione e misure volte a ridurre i costi dei farmaci da prescrizione. I gestori di portafoglio di T. Rowe Price prestano molta attenzione ai risultati politici e nelle scelte di investimento, così come nelle valutazioni delle società, tengono conto delle possibili implicazioni. Ma la politica i suoi effetti sono solo due delle tante preoccupazioni per gli investitori. Justin White, a capo della strategia U.S. Multi-Cap Growth Equity, afferma che è fondamentale "concentrarsi sulla qualità e investire in azioni che si desidera possedere nel tempo". Gli fa eco Paul Greene, gestore di portafoglio associato della strategia U.S. Large-Cap Core Growth Equity, che sottolinea come tenda a focalizzarsi su quelle opportunità con un convincente profilo di rischio/rendimento, indipendentemente dal risultato politico. Per Greene, questo vuol dire concentrarsi su ciò che conta nel lungo termine: "i fondamentali del business, la prospettiva di un'azienda che crea valore per i suoi azionisti e il potenziale di innovazione dirompente". Sono diversi i rischi che potrebbero portare volatilità sui mercati globali, osserva Mark Vaselkiv, chief investment officer di T. Rowe Price per il reddito fisso, tra cui la debolezza inaspettata del mercato del lavoro americano e l'ondata crescente di infezioni da Covid-19 (la malattia causata dal coronavirus). Una svolta nella produzione di un vaccino COVID-19 o nei farmaci per curare la malattia, invece, potrebbe innescare una serie di vendite sul Treasury considerato come bene rifugio e un rally delle azioni e delle obbligazioni societarie, afferma Vaselkiv. Ovviamente, qualsiasi di questi eventi, positivi o negativi, potrebbe anche influenzare l'agenda politica del Presidente Trump. Ecco alcuni dei temi chiave da monitorare durante il secondo mandato del tycoon, secondo gli esperti di T. Rowe Price.

 

Commercio e deglobalizzazione. Nel suo primo mandato Trump ha cercato di ridurre il deficit commerciale degli Stati Uniti attraverso l'introduzione di tariffe punitive. Katie Deal, analista di Washington della divisione azionaria di T. Rowe Price, crede che l'attuale amministrazione aumenterà la pressione sulla Cina attraverso l'imposizione di dazi e l'uso di altre misure, in quanto ha come obiettivo quello di proteggere la proprietà intellettuale americana e di limitare l'accesso della Cina alle tecnologie strategicamente importanti, come quelle dei semiconduttori avanzati. A detta di Deal, Trump potrebbe anche aumentare le tariffe nei confronti dell'Europa, mentre Quentin Fitzsimmons, gestore di portafoglio di T. Rowe Price con sede a Londra specializzato sull'obbligazionario internazionale, ritiene che, rispetto al candidato democratico Joe Biden, un'amministrazione repubblicana potrebbe offrire un "percorso più agevole" per un accordo commerciale USA-Regno Unito. Inoltre, sempre secondo Deal, le preoccupazioni per la sicurezza della catena di approvvigionamento derivanti dalla pandemia potrebbero rafforzare gli sforzi dell'amministrazione Trump ad incoraggiare il "rimpatrio" delle industrie americane attraverso crediti fiscali e tariffe. Questi sforzi iniziali si concentreranno probabilmente sulle principali catene di fornitura di assistenza sanitaria e tecnologia, per poi estendersi anche ad altre aree.

 

Politica fiscale. Grazie a questa una nuova vittoria, Trump potrebbe essere incoraggiato a tagliare ulteriormente le imposte sulle società, afferma David Eiswert, gestore di portafoglio della strategia Global Focused Growth Equity. Il Presidente potrebbe anche continuare a sostenere una esenzione delle imposte sui salari, che descrive come riduzione del peso fiscale, ma i legislatori repubblicani hanno mostrato scarso interesse in questa misura a causa del peso dell'imposta sui salari nel finanziamento della previdenza sociale. Dall'altro lato, secondo Eiswert, a elezioni concluse, e considerando l'impatto della pandemia da coronavirus sull'economia, Trump potrebbe riconsiderare un significativo pacchetto di stimoli fiscali, che molto probabilmente troverebbe anche il sostegno dei Democratici. I piani di spesa di Trump potrebbero includere un pacchetto mirato a migliorare il trasporto di superficie, insieme ad aeroporti e altre infrastrutture critiche, afferma Deal, sottolineando che dopo aver approvato il Tax Cuts e il Jobs Act, il Presidente americano ha pubblicato un'agenda per le infrastrutture che non si è mai concretizzata. Jason Adams, gestore di portafoglio della strategia Global Industrials Equity, ritiene che se un disegno di legge sulla spesa per le infrastrutture dovesse concretizzarsi potrebbe favorire il settore delle costruzioni e delle aziende produttrici di macchinari.

 

Il deficit federale. Pur riconoscendo che la spesa in deficit potrebbe continuare al fine di sostenere un'economia sconvolta dalla pandemia, il capo economista statunitense di T. Rowe Price, Alan Levenson, ha una visione positiva sulla posizione fiscale degli Stati Uniti, per effetto dei costi legati al debito. "I tassi di interesse sono così bassi che la spesa per interessi federali in percentuale al PIL è aumentata di poco", spiega. Vaselkiv ritiene che "nel lungo termine potremmo arrivare a un punto in cui i deficit fiscali non avranno più importanza". A suo avviso, gli Stati Uniti potrebbero andare verso una situazione simile a quella del Giappone, in cui il Governo ha assunto un enorme carico di debito alla fine degli anni '80 nel tentativo di stimolare la crescita economica. Tuttavia, secondo Vaselkiv, i fattori di crescita secolari di lungo termine, come la demografia, non sono di buon auspicio per un'economia come quella statunitense che vede la popolazione invecchiare sempre di più.

 

Rischi e opportunità. Gli sforzi di deregolamentazione di Trump durante i suoi primi quattro anni come Presidente hanno rimosso e indebolito le regole - in particolare i requisiti ambientali - riducendo i costi di conformità per le aziende. E la nostra analista Katie è convinta che questa tendenza andrà avanti. Detto questo, gli esperti di T. Rowe Price vedono un futuro di incertezze normative per i titoli farmaceutici e per il settore tecnologico nel corso del secondo mandato di Trump. Ken Allen, gestore di portafoglio della strategia Science & Technology, ritiene che, indipendentemente dal vincitore delle presidenziali USA, le società tecnologiche statunitensi a grande capitalizzazione rimarranno sotto i "riflettori normativi" sia in "casa" sia in Europa. Il rischio reale di una regolamentazione governativa, sebbene difficile da quantificare, non dovrebbe essere una novità per chi investe nei giganti americani del tech, osserva Allen. Le questioni relative all'antitrust e alla riservatezza dei dati, continua il gestore, hanno determinato forti oscillazioni dei prezzi negli ultimi anni, ma non hanno impedito ai titoli di registrare forti guadagni. Tuttavia, Allen ritiene che i fondamentali del settore saranno probabilmente guidati maggiormente dalla digitalizzazione in corso dell'economia, poiché le aziende adottano sempre di più il cloud e i consumatori spendono più tempo e denaro online. Il potenziale per una riforma dei prezzi dei farmaci potrebbe essere una fonte di volatilità e quindi il rischio principale per i titoli farmaceutici, osserva Jeff Holford, analista azionario del settore pharma. Tra le altre proposte, Trump sembra sostenere un meccanismo di indicizzazione che mirerebbe a portare i prezzi dei farmaci coperti dal piano Medicare in linea con quelli più bassi disponibili sui mercati internazionali. Ziad Bakri, portfolio manager della strategia Health Sciences Equity, tiene conto dei rischi politici nel suo processo decisionale, ma mantiene una view positiva di lungo termine sull'healthcare. "I fondamentali in questo settore ben diversificato continuano a migliorare", afferma Bakri, "grazie all'accelerazione dell'innovazione, alle nuove piattaforme tecnologiche e a un contesto di finanziamento favorevole". Disponibili qui ulteriori approfondimenti sul post elezioni

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