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10/13/2020 | Marcella Persola
Anche i governi entrano nella partita delle obbligazioni verdi. Così sottolinea David Zahn, head of european fixed income, di Franklin Templeton che nel suo ultimo report sul tema delle emissioni verdi, evidenzia alcuni interessanti sviluppi in tale mercato, come la nuova emissione dalla Germania.
L'esperto sottolinea come sta crescendo il ricorso ai green bond come mezzo per combattere gli effetti negativi del cambiamento climatico in tutto il mondo. Queste obbligazioni, strutturate in modo simile a quelle tradizionali, offrono la possibilità di investire nella riduzione delle emissioni di gas serra. Ora questo segmento sta attraendo i principali governi e a tirare le fila sono i paesi europei.
Zahn precisa come le aziende già allineate alle iniziative “verdi” – come i produttori di pannelli solari o di turbine eoliche – hanno dimostrato una predisposizione naturale all’emissione di green bond, mentre altre operanti in tutta una serie di settori produttivi hanno compreso la necessità di ridurre la loro impronta di carbonio. Le obbligazioni verdi hanno registrato una crescita generalizzata in tutto il mondo, in termini di emissioni e di quota di mercato. Nel 2019 l’emissione globale di obbligazioni e prestiti verdi ha toccato un totale rettificato di 257,7 miliardi di dollari, segnando un nuovo record mondiale.
Le obbligazioni verdi si sono diffuse molto rapidamente in tutte le giurisdizioni, le industrie e le valute. Gli emittenti che cercano l’etichetta verde per un’obbligazione procedono al passo successivo per ottenere la certificazione, che abitualmente è rilasciata da una parte esterna che verifica la conformità con i GBP.
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