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Gestore della settimana: Covid-19 acceleratore di trend già in atto

6/29/2020

L'analisi di Denis Lepadatu, gestore del fondo Comgest Growth Europe Smaller Companies di Comgest


Rivoluzione o accelerazione di meccanismi già in atto? Nella società come in molti settori compreso quello degli investimenti, il Covid-19 ha rappresentato un punto di svolta, da comprendere verso quale direzione.

Ne abbiamo parlato con Denis Lepadatu, gestore del fondo Comgest Growth Europe Smaller Companies di Comgest.

Il Covid-19 e le relative di misure di contenimento hanno avuto forti impatti sulle imprese. Come vede il potenziale di crescita delle Small Cap in vista dei forti sostegni finanziari europei per la ripresa? Pensa che i forti sostegni europei saranno sufficienti?

L’inedito shock economico innescato dalla diffusione mondiale del coronavirus è stato accompagnato da una quantità enorme di stimoli introdotti dai governi di tutto il mondo. Non è ancora chiaro se le azioni messe in atto in Europa saranno sufficienti ad aiutare tutte le piccole imprese a sopravvivere a questo particolare periodo. La probabilità di una seconda ondata nel corso di quest'anno, l'incertezza sulle misure che saranno messe in atto in un simile scenario e l'attuale mancanza di un vaccino rendono inoltre molto difficile prevedere se i sistemi di supporto (permessi temporanei, prestiti statali, ecc.) saranno sufficienti.

 

Il fondo Comgest Growth Smaller Companies, nonostante il periodo di crisi, ha ottenuto molto successo, superando l'indice di riferimento MSCI Europe Mid Cap di oltre il 3% su base annua al netto dei costi, e dall’inizio del 2020 e della pandemia ha registrato una sovraperformance del 14,3%. Qual è stata la vostra strategia di investimento? E quanto è stata condizionata dall’analisi degli eventi pandemici di gennaio?

La risposta semplice e breve è che la nostra strategia è la stessa che è stata attuata sin dalla creazione di Comgest, più di 30 anni fa: crescita di qualità. La nostra strategia d'investimento non è stata influenzata dalla pandemia. Semmai, la pandemia è servita come uno stress test senza precedenti per il nostro stile di investimento, che finora ha funzionato in modo molto soddisfacente. Dato il nostro focus sulle società con forti franchise che beneficiano di driver strutturali della domanda, generano molta liquidità e presentano bilanci solidi, lo shock innescato dalla pandemia non si è tradotto in cambiamenti significativi al nostro portafoglio. Questo è stato addirittura in grado di generare un lieve rendimento positivo YTD, che è stato sostenuto, tra l'altro, da alcuni nomi del settore sanitario che sono visti come beneficiari della crisi sanitaria come Ambu, gruppo medico danese che fornisce broncoscopi e rianimatori monouso, o Stratec, uno dei principali produttori di apparecchiature diagnostiche. Oltre ai gruppi sanitari, siamo rimasti colpiti anche dalla resilienza e dall'adattabilità di aziende di altri settori, come il gruppo danese di servizi IT Netcompany, che riesce a tenere una dinamica crescita organica e una solida pipeline di progetti di trasformazione digitale, o anche il venditore di fast fashion online Boohoo, che ha registrato un'impennata della crescita grazie alla agilità dimostrata nella sua catena di fornitura e all’abilità nel cambiare rapidamente il mix di prodotti.

 

Quali i settori e società in cui siete particolarmente positivi? E quali settori non consiglierebbe al momento? e Se pensa che possa esserci una qualche inversione di tendenza nei prossimi mesi.

COVID è visto come un acceleratore dei mega trend già presenti. Il passaggio agli acquisti online, la digitalizzazione delle aziende e delle loro catene di fornitura, il trasferimento/riqualificazione delle catene di fornitura (già iniziato con la guerra commerciale USA-Cina), una maggiore attenzione alla salute, un aumento dell’interesse rispetto al cambiamento climatico e alle questioni ESG sono temi più che mai in primo piano. Come tali, crediamo che i nomi della sanità, i settori legati all'IT sia in termini di software che di servizi IT che hanno un legame con la trasformazione digitale, la vendita al dettaglio online, le aziende che offrono misure di efficienza energetica o altre soluzioni per compensare il cambiamento climatico diventeranno sempre più interessanti. Settori come la vendita al dettaglio in negozi fisici, il settore automobilistico, il petrolio e il gas, il tabacco, il settore immobiliare (commerciale e per uffici), l'aerospaziale, saranno probabilmente messi in discussione nel lungo termine. Riteniamo che la composizione del nostro portafoglio rimanga molto rilevante nel contesto di questa accelerazione di mega trend che probabilmente sperimenteremo nei prossimi anni.

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