Il mercato statunitense fa registrare un calo a doppia cifra per i fondi comuni di investimento a lungo termine e gli ETF mentre i fondi del mercato monetario hanno aggiunto oltre 700 miliardi di dollari di flussi netti.  È quanto riporta un recente report di Cerulli Associates. 

In totale, gli investitori hanno prelevato circa 320 miliardi di dollari da fondi comuni di investimento e ETF nel mese di marzo, anche se ci sono classi di attività come gli azionari passivi statunitensi (40,9 miliardi di dollari) che sono state esenti dalla tendenza generale. 

La domanda di azioni passive statunitensi deriva probabilmente dagli investitori che si stanno riallocando in prodotti di monitoraggio dell'indice azionario di alta qualità a basso costo per trarre vantaggio dai prezzi più interessanti derivanti dalle forti flessioni del mercato azionario.

 

Secondo il reporti infatti il sell-off è stato avvertito dai gestori patrimoniali che hanno subito un calo delle attività a due cifre, con i fondi comuni di investimento in calo del 13,6% e gli ETF in calo del 12,4% durante il mese. Le problematiche per i gestori di fondi comuni di investimento sono state aggravate dal fatto che i flussi netti in uscita dal veicolo hanno totalizzato un sorprendente $ 335,2 miliardi, ovvero il 2,2% delle attività di fine mese di febbraio.

Il calo complessivo delle attività dell'ETF è stato attenuato dal fatto che gli investitori si sono mantenuti costanti su base netta, aggiungendo 9,3 miliardi di dollari di flussi positivi in questo strumento durante il mese marzo. Gli ETF sul reddito fisso hanno sofferto lo scorso mese, subendo 20,7 miliardi di dollari di flussi netti negativi. Gli ETF alternativi hanno raccolto significativi flussi YTD, soprattutto in relazione alle dimensioni ridotte della categoria ($ 46 miliardi).

 

Il report inoltre specifica che gli investitori hanno anche accumulato fondi del mercato monetario, aggiungendo flussi netti di 684,7 miliardi di dollari , portando ad un aumento del 19% delle attività a 4,3 trilioni di dollari. 

 

Cerulli infine ritiene che, sebbene vi siano certamente punti positivi, le prestazioni delle principali categorie di alternative liquide nel primo trimestre 2020, nonché le loro prestazioni a lungo termine rispetto agli investimenti tradizionali come fondi azionari e obbligazionari, le rendono un passo difficile per i consulenti e i loro clienti. Molte delle categorie hanno subito cali relativamente ripidi; sebbene, alcune categorie alternative liquide abbiano fornito una forte performance quando i mercati sono diminuiti. Un punto positivo sono stati i fondi a termine gestiti che, dopo un lungo periodo di rendimenti sfavorevoli, sono rimasti invariati nel 1 ° trimestre 2020. I futures gestiti hanno mostrato la più bassa correlazione quinquennale ai mercati azionari.