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3/30/2020 | Marcella Persola
"Lo shock per l'attività economica sarà molto significativo nel breve periodo. L'improvviso arresto dell'attività economica non è ancora prezzato in molti indicatori che seguiamo, ma ciò che più conta è come il mondo reagirà nel 2021-2022." così Maya Bhandari, gestore multi-asset di Columbia Threadneedle Investments, che fa una riflessione sull'attuale contesto e spiega come stanno preservando il portafoglio
Ci sono degli aspetti che si possano considerare non del tutto negativi in questo periodo caratterizzato dall’epidemia da coronavirus?
Direi di sì, ci sono diversi elementi da tenere in considerazione. Al momento, nessuno è in grado di stimare quali saranno i costi finali sulla sanità pubblica e l'impatto economico di Covid-19. Per fare un esempio, le valutazioni sono molto più economiche. Gli spread corporate credit sembrano compensare gli investitori per i tassi di insolvenza che superano di gran lunga il massimo registrato in questo secolo, con spread investment grade credit, ad esempio, che quest'anno sono triplicati a +300bps. Nel frattempo, i mercati azionari stanno negoziando a valori pari o vicini ai loro book value, il che suggerisce rendimenti asimmetrici al rialzo da qui in poi.
Prevedete che gli effetti di questa crisi si trascineranno per molto tempo?
Lo shock per l'attività economica sarà molto significativo nel breve periodo. L'improvviso arresto dell'attività economica non è ancora prezzato in molti indicatori che seguiamo, ma ciò che più conta è come il mondo reagirà nel 2021-2022. Continuiamo a considerare la pandemia di Covid-19 come uno shock grave ma temporaneo e riteniamo che, sebbene i decisori politici non potranno preservare in toto l'economia globale, con la risposta di enorme portata e sorprendentemente veloce che hanno dato, hanno almeno dimostrato la determinazione di evitare che la crisi della sanità pubblica si trasformi in una crisi finanziaria più profonda.
Cosa state facendo per preservare i portafogli?
I premi al rischio offerti sono quindi elevati sia nelle azioni sia nelle obbligazioni societarie. Tuttavia, anche la volatilità assoluta dei corporate fixed income è elevata, tanto che le correlazioni con le azioni si sono spostate nettamente più in alto. Per questo motivo, pur mantenendo l'esposizione sia al reddito fisso sia agli attivi azionari, abbiamo aumentato costantemente la liquidità nel mese di marzo, fino a raggiungere il livello record del 10,5%. Questo serve sia ad arginare la volatilità del fondo, sia come riserva da utilizzare quando ci saranno i primi segnali che il peggio è passato. Nel frattempo, abbiamo deciso di flettere la nostra strategia di covered call option – che è sia un'importante fonte di reddito sia un mezzo per controllare la volatilità del portafoglio. Con un forte aumento della volatilità implicita e sperimentata, le opzioni call di marzo sono state vendute al 10% out-the-money (contro l'1,5% in condizioni di mercato "normali"), pur continuando a ottenere 3-4 volte i premi medi, con un occhio di riguardo al reddito del fondo, alla crescita del capitale e agli obiettivi di controllo della volatilità.
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