L'incremento di volatilità dei mercati e il pressoché totale annullamento del rendimento della liquidità sono stati un vero incubo per i singoli risparmiatori e investitori. Tuttavia, nonostante vari crolli repentini e generalizzati, vendere ora, secondo gli analisti di Fidelity International, significherebbe congelare i prezzi ai bassissimi livelli attuali.

"Sembra difficile credere che in alcune parti del mondo vi siano delle economie che crescono rapidamente nonostante le turbolenze dei mercati. Le recenti correzioni, tuttavia, offrono delle ottime opportunità", spiega Paolo Federici, Country Head per l'Italia di Fidelity International.


Nei periodi di forte volatilità, spiegano gli analisti, tutti i mercati soffrono in modo abbastanza uniforme. I mercati emergenti e quello asiatico, forti di un'economia ben salda e di un indebitamento sotto il livello di guardia, sono ipervenduti rispetto ai mercati sviluppati e offrono pertanto ottime opportunità agli investitori più propensi al rischio.


Due le aree che possono offrire redditi interessanti: le obbligazioni societarie di alta qualità e le azioni. I corporate bond, infatti, con i tassi di interesse destinati a rimanere a lungo ai bassissimi livelli attuali, possono offrire rendimenti totali decisamente destinati a salire. "Molte società private hanno un rating di rischio inferiore rispetto ai governi nazionali - commenta Andrew Wells CIO Globale del Reddito Fisso di Fidelity - e, negli ultimi anni, hanno preso i provvedimenti che i governi non sono stati capaci di adottare, riuscendo a ripagare i propri debiti".

"I mercati azionari – aggiunge Dominic Rossi, CIO Globale Azioniario di Fidelity - non
rappresentano solamente uno strumento per la crescita del capitale, ma anche una fonte di
reddito. Dallo scoppio della crisi finanziaria globale molte società di alto profilo hanno
ricostruito la propria situazione patrimoniale, generando solidi flussi di cassa e ottimi profitti".