Bene la Bce. Ma non basta. Le incertezze non finiscono con gli interventi dell'Eurotower, che per loro natura sono e rimangono temporanei. E' questo il parere degli analisti che sperano in un'azione forte dei governi nazionali. Secondo quanto riportato da Radiocor gli esperti di Intesa Sanpaolo promuovono la mossa della Bce, che va "nella direzione auspicata", ma ritengono che sarà da valutare "se i limiti operativi del programma (esacerbati dalle resistenze di alcune banche centrali nazionali all'uso del bilancio Bce per acquisti diretti di carta sul mercato) gli impediranno di incidere significativamente sull'equilibrio di mercato, come già avvenuto in passato per i più piccoli mercati di Irlanda e Portogallo". 

 

 

Dubbi accompagnano anche l'ufficio studi di Unicredit che ritiene che "l'entusiasmo degli investitori potrebbe scemare rapidamente a meno che non ci sia un flusso costante di acquisti" da parte della Bce. Gli investitori, infatti, non dimenticano che si tratta di provvedimenti, per loro natura, temporanei e che "potrebbero essere il preludio di un vero e proprio piano di salvataggio" continuano gli analisti di Piazza Cordusio che lanciano un appello ai singoli governi.

 

 

"Il supporto della Bce non può essere la soluzione magica. Lo spread dei bond italiani e spagnoli rispetto a quelli tedeschi dipende soprattutto da questioni strutturali e dall'azione dei governi sui quali la Bce non ha un controllo diretto. Un mix credibile di misure sul fisco e per rilanciare la crescita - affermano da Unicredit - è essenziale per restituire fiducia al mercato e la sfida appare gestibile dal momento che i fondamentali dei due Paesi sono molto diversi da quelli di Grecia, Irlanda e Portogallo".