Tempo di lettura: 1min
3/16/2020
Con un intervento di emergenza la Fed ieri sera ha portato i tassi vicino allo zero con un taglio di un punto percentuale e avviato un nuovo massiccio piano di acquisto titoli per 700 miliardi di dollari, al fine di ammortizzare l’impatto dell’epidemia di coronavirus sull’economia. Con questa iniziativa i tassi americani tornano ai minimi dai tempi della crisi finanziaria del 2008.
Inoltre, la Fed ha avviato un’azione coordinata con altre cinque banche centrali (BCE, Bank of Japan, Bank of England, Banca centrale svizzera e Banca del Canada) che prevede uno sconto di 25 punti base sui contratti swap per favorire la dotazione in dollari e assicurare liquidità al sistema finanziario. Una misura analoga era stata adottata per affrontare la crisi del 2008.
Intanto l’impatto di quella che ormai è unanimemente stata riconosciuta una pandemia sta portando le case d’affari a rivedere al ribasso le previsioni di crescita degli Stati Uniti per il 2020. Goldman Sachs ha tagliato dallo 0,7% a 0 le aspettative di crescita del Pil Usa per il primo trimestre, e si aspetta un pesante -5% nel secondo, a cui dovrebbe però seguire un robusto recupero nel terzo e nel quarto (rispettivamente +3% e +4%), con un’ulteriore accelerazione a inizio 2021. Complessivamente le previsioni d Goldman Sachs per l’intero 2020 sono state riviste al ribasso dall’1,2% allo 0,4%, numeri che comunque potrebbero cambiare in maniera importante data l’incertezza dell’attuale contesto.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie