Tempo di lettura: 2min

Considerare la copertura delle esposizioni in dollari

3/11/2020 | Redazione Advisor

Lomartire di SPDR ETFs per l’Italia spiega perché in questo momento, in cui il Coronavirus si sta diffondendo anche negli Stati Uniti, il dollaro non è una valuta rifugio


“Il calo del cambio euro/dollaro all'inizio del 2020, ai minimi dall'aprile 2017, non si è tradotto in un trend sostenuto al rialzo del dollaro che alcuni avevano previsto, a causa della chiusura aggressiva delle posizioni nel corso della settimana successiva. La corsa per questa chiusura del sovrappeso in dollari ha accentuato il movimento, con un ulteriore movimento dovuto alla decisione della Fed di tagliare i tassi durante il meeting di martedì scorso. Francesco Lomartire, responsabile di SPDR ETFs per l’Italia, rileva ce “ci sono diversi ragioni per cui il dollaro è apparso così interessante a inizio anno”. 

I rendimenti più elevati sugli asset statunitensi e i tassi negativi nell'Eurozona “hanno spinto gli operatori di mercato a investire nel carry trade. Tuttavia il Coronavirus ha visto crescere le aspettative per un taglio dei tassi di interesse da parte della Fed, con la banca centrale statunitense che ha poi effettivamente tagliato i tassi. Questo ha fortemente ridotto il carry e, di conseguenza, l’attrattività del dollaro”.

“Gli investitori – prosegue l’esperto - hanno puntato su un dollaro più forte anche per motivi diversi dal carry. All'inizio dell'epidemia di Coronavirus, i mercati erano convinti che gli Stati Uniti fossero meno esposti economicamente alla Cina rispetto all'Europa. Questo fattore ha rafforzato l'opinione che il dollaro fosse una valuta rifugio. Tuttavia il Coronavirus si sta diffondendo rapidamente anche al di fuori della Cina e, di conseguenza, sono state accantonate le ipotesi secondo cui questa epidemia avrà solo un impatto moderato sulla crescita degli Stati Uniti”.

“Con il rally del dollaro terminato in modo così drammatico, gli investitori in EUR non possono più contare sul supporto di un dollaro forte per sostenere la performance del portafoglio. Per questo motivo, ora potrebbe essere opportuno considerare la copertura delle esposizioni in dollari”, conclude Lomartire.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?