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Contesto globale favorevole, azionario in risalita

2/25/2020 | Redazione Advisor

Dwek di Natixis Investment Managers Solutions: “I recenti dati macro sono stati alquanto contrastanti: più forti del previsto negli Stati Uniti, più deboli nell'Eurozona e deludenti in Giappone”


“I recenti dati macro sono stati alquanto contrastanti: più forti del previsto negli Stati Uniti, più deboli nell'Eurozona e deludenti in Giappone. Ma, sebbene le interferenze dovute all'epidemia di coronavirus possano avere un impatto sui dati in arrivo, in particolare in Asia, riteniamo che il contesto globale rimanga favorevole”. Esty Dwek, head of global market strategy di Natixis Investment Managers Solutions, spiega che “il sentiment dei consumatori statunitensi è migliorato, il mercato del lavoro ha generato 225.000 nuovi posti a gennaio e l’indice manifatturiero delle PMI a gennaio è tornato in territorio espansivo”. 

Il PIL del Giappone “si è ridotto del 6,3% su base annua in seguito all'aumento dell'IVA, e potrebbe subire una recessione tecnica poiché l'impatto dell'epidemia rappresenta un rischio aggiuntivo per l'economia. La crescita nell'area dell'euro rimane lenta, con un tasso pari allo 0,1% nel quarto trimestre, a ritmo sicuramente più basso di quello tenuto durante la crisi di sette anni fa. Il sentiment economico della Germania ha subito un forte peggioramento a causa delle conseguenze dell'epidemia di coronavirus previste per gli esportatori. Anche gli ordini di fabbrica e la produzione manifatturiera sono stati più deboli sia in Germania che in Francia, e questa situazione può solo venire esacerbata dall'epidemia e dal rallentamento della crescita cinese. La recente epidemia di coronavirus avrà probabilmente un impatto significativo sui dati cinesi del primo trimestre".

Nel tentativo di attutire il colpo, “la Cina ha dimezzato le tariffe su 75 miliardi di dollari di merci americane, la People's Bank of China ha tagliato di 10 punti base i tassi sui repo, così come il tasso sui prestiti a medio termine iniettando liquidità. Ci aspettiamo ulteriori stimoli in tal senso. La politica interna tedesca è stata messa a dura prova quando Annegret Kramp-Karrenbauer, il successore scelto dalla Merkel, ha annunciato il suo ritiro dalla CDU, dando vita a un'alleanza regionale con il partito di estrema destra noto per le sue posizioni contro l'immigrazione. Anche se non sono previste elezioni anticipate, i dubbi sulla successione alla Merkel continueranno anche nei prossimi mesi. Questo potrebbe anche limitare il potenziale di sostegno fiscale, anche se sono previste politiche leggermente più espansive".  

Fronte Brexit. “L'inizio delle negoziazioni tra il Regno Unito e l'Unione Europea sta prendendo una brutta piega, poiché il Regno Unito sta mostrando segni di volere una Brexit "più dura" di quanto immaginavano e speravano gli europei. Ci aspettiamo che le tensioni permangano nei prossimi mesi, ma riteniamo che lo scenario peggiore, ovvero un’uscita senza accordo, sarà evitato. Il cambiamento nel Cancelliere nel Regno Unito suggerisce che gli stimoli fiscali saranno presentati nel budget di bilancio il prossimo 11 marzo, al fine di sostenere la fragile economia britannica. Le elezioni regionali italiane hanno inferto un duro colpo a Salvini, che ha ottenuto risultati molto peggiori del previsto. La fragile coalizione potrebbe quindi continuare a resistere per qualche tempo. Questo ha supportato una forte ripresa delle azioni e dei titoli di stato italiani”.

“Il dollaro USA – sottolinea l’esperto - è salito di oltre il 2,5% nelle prime sei settimane del 2020, sfruttando la domanda di coloro che erano alla ricerca di rifugio sicuro, la migliore crescita e l’elevata domanda di titoli del Tesoro USA. Riteniamo che il recente rialzo sia destinato a continuare, poiché le preoccupazioni relative agli effetti dell'epidemia persistono. I mercati azionari hanno continuato a progredire nonostante l'epidemia di coronavirus, aiutati da guadagni più consistenti del previsto e da una liquidità abbondante. Le principali banche centrali sono pronte ad allentare ulteriormente la politica, ma non prevediamo ulteriori tagli dei tassi nel 2020”.

“In questo contesto, ci aspettiamo che le azioni continuino a progredire nel 2020, anche se valutazioni ricche potrebbero contenere i rendimenti”, conclude Dwek.

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