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2/20/2020 | Lorenza Roma
La seconda stima relativa ai numeri di crescita dell'Eurozona dell'ultimo trimestre non rivela nessun cambiamento: l'attività economica aggregata ha subito un rallentamento a fine anno, mentre le indagini in corso segnalano un rimbalzo modesto all'inizio del 2020. L'analisi di Gero Jung, chief economist di Mirabaud AM
Guardando indietro, la produzione industriale ha subito una contrazione sincronizzata tra le principali economie dell'Eurozona, con un notevole calo a dicembre. Questa flessione ha spinto la produzione industriale aggregata al di sotto della media di oltre il 5% nel terzo trimestre. Come fa notare Jung, il declino della produzione industriale non è stato sincronizzato solo tra i vari paesi, ma anche tra i vari settori. Ad eccezione della produzione delle raffinerie (+3,1% mese su mese), la produzione manifatturiera ha subito una contrazione del 2,3% mese su mese, con un rallentamento anche dei settori minerario ed energetico.
Secondo il chief economist, anche se questi dati sono deboli, il verificarsi di eventi eccezionali (ad esempio giorni in più di vacanza nel periodo natalizio) potrebbe essere stata un’ulteriore causa. I sondaggi indicano un miglioramento, anche in Germania ed in Francia. I dati PMI di questo venerdì forniranno maggiori informazioni sulla ripresa.
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