Tempo di lettura: 1min
2/6/2020 | Redazione Advisor
Anche se i caucus dell'Iowa rappresentano solo l'1% del totale dei delegati in gioco nelle elezioni primarie democratiche statunitensi, sembrano tuttavia catturare l'immaginazione in ogni ciclo elettorale presidenziale. Questo succede perché ogni candidato democratico che ha vinto i caucus dello Iowa dal 2000 ha vinto la nomination democratica. Secondo Libby Cantrill, managing director e head of public policy di PIMCO, quest’anno si presentano tuttavia nuove dinamiche e il risultato in Iowa potrebbe avere una minore rilevanza rispetto al passato.
Nel contesto di un ciclo primario forse più lungo, i caucus dell'Iowa e le prossime tre primarie saranno importanti (New Hampshire l'11 febbraio, Nevada il 22 febbraio e Carolina del Sud il 29 febbraio) nella misura in cui i candidati supereranno o non supereranno le aspettative. PIMCO ritiene tuttavia che gli investitori non debbano trarre troppe conclusioni da coloro che vincono le prime fasi.
In effetti, secondo Cantrill, le date più importanti per gli investitori sono il 3 marzo, quando il 34% di tutti i delegati sarà assegnato in 15 primarie, e il 17 marzo, data in cui quasi il 65% dei delegati sarà stato assegnato cumulativamente.
Se entro la metà di marzo non emergono uno o due leader chiari, PIMCO ritiene che le possibilità di una “brokered convention” – ossia di una situazione in cui nessun candidato arriva al termine delle primarie con il numero di delegati necessari a vincere la nomination – possano aumentare in modo significativo.
L’esperta di PIMCO conclude osservando che la corsa per le nomination democratiche del 2020 potrebbe durare più a lungo rispetto ai precedenti cicli primari e l’esito finale potrebbe apparire molto diverso dai risultati delle prime fasi.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie