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L'anno che verrà

1/2/2020

Il 2019 si appresta a chiudersi con rendimenti anche a doppia cifra su tutte le principali asset class. Cosa prevedono i gestori per il 2020?


Il 2019 si appresta a chiudersi con rendimenti anche a doppia cifra su tutte le principali asset class. Quali sono le previsioni dei gestori per il 2020? 

 

Secondo Amundi il prossimo sarà un anno all'insegna della volatilità. Gli esperti assicurano che, in un momento in cui si stanno affermando politiche accomodanti, la fine del ciclo è ancora lontana, così come lo spauracchio della recessione, ma il rallentamento economico mondiale sarà inevitabile.

Alla luce dei bassi tassi di interesse, “gli investitori saranno costretti a convergere, nella ricerca di rendimento, su segmenti di mercato illiquidi dove il rischio è mascherato da una politica monetaria molto accomodante. Per salvaguardare gli interessi degli investitori in un mondo con elevati livelli di debito, la sostenibilità (di bilanci societari o della politica fiscale nei mercati emergenti) deve essere il motore principale per la selezione ora, dal momento che i fondamentali hanno già iniziato a peggiorare”.

 

BlackRock prevede nel 2020 un'accelerazione della crescita, che limiterà i rischi di recessione. I rischi principali sono rappresentati da un graduale cambiamento nel macro regime, da un aumento dell'inflazione, da un rallentamento economico più profondo del previsto, e da un inasprimento delle tensioni commerciali tra Usa e Cina, nonostante al momento le prospettive di un accordo siano migliorate.  

In questo contesto in termini di strategie d'investimento l'asset manager globale rimane modestamente sovrappesato sull'azionario e sul credito, con una certa cautela sull'equity Usa, per via delle incertezze legata alle elezioni presidenziali.

 

Anche secondo Schroders l’economia mondiale sembra avviata verso una ripresa nel 2020.  "Riteniamo che l’attività economica trarrà beneficio dal miglioramento delle tensioni tra Usa e Cina e dai tassi di interesse più bassi negli Stati Uniti" spiegano gli analisti. "Abbiamo quindi alzato le previsioni per la crescita globale nel 2020, dal 2,4% al 2,6%." L’aspettativa di un accordo tra Usa e Cina rappresenta una buona notizia per le economie dell’Eurozona. La società di gestione, ha quindi alzato le previsioni dallo 0,9% all’1,2%. "Per quanto riguarda i mercati emergenti, nel 2020 ci aspettiamo un miglioramento, grazie alla ripresa sul fronte commerciale e alla limitata inflazione."

 

Meno ottimista invece l'outlook di AXA IM Research, che prevede due anni difficili, in cui Stati Uniti ed Eurozona rallenteranno fino alla stagnazione o addirittura alla recessione. "Sui mercati finanziari quello che ci aspetta è un 2020 a due facce" spiegano gli esperti. "Nella prima metà un nuovo massimo delle Borse, sull’onda dell’euforia che stiamo respirando in queste settimane, del disgelo nei rapporti Stati Uniti-Cina e di una Brexit su cui i mercati stavano scontando scenari fin troppo negativi. Poi però, nella seconda metà dell’anno, il rallentamento economico e i timori di recessione torneranno ad agitare i mercati". Quindi bene l’azionario per la prima parte del 2020, poi però i portafogli dovranno virare su posizioni più difensive, con più titoli di Stato di qualità e meno di Paesi emergenti, più dollari e meno azioni.

 

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