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8/1/2011 | federico.leardini
Se non ora, quando?
Mutuato dalla scena dei movimenti politici nostrani lo slogan si addice perfettamente alla giornata di Piazza Affari.
Nel corso delle ultime due settimane sono stati risolti i problemi a breve termine sia della Grecia che degli Usa, ma i mercati rimangono in profondo rosso.
E anche oggi, nonostante il faticoso parto di Washington ci troviamo a commentare un lunedì nero con le banche a picco e nuovi record negativi su tutti i fronti: il Ftse Mib, mai così in basso dal luglio 2009; il franco svizzero mai così forte contro euro e dollaro; lo spread tra Btp e Bund, mai arrivato al 3,60% nell'era euro e dulcis in fundo l'oro, mai così caro, a 1632 dollari l'oncia.
A questo punto non ci resta che aspettare un prodigio, che non si intravvede all'orizzonte, per risollevare le sorti dei nostri titoli.
Altrimenti sarà meglio prepararsi a raccontare di altri lunedì, ma anche martedì, mercoledì , giovedi e venerdì neri per i nostri listini...
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