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Brexit, guardare al di là delle incertezze. La previsione

10/2/2019 | Daniele Riosa

Leggi l’analisi di Sue Noffke, head of UK equities di Schroders, sulle conseguenze che nuove elezioni potrebbero avere sui mercati


“Negli ultimi anni la Brexit e l’incertezza politica hanno pesato sull’azionario UK, che ha sottoperformato rispetto alle controparti sin dal referendum del 2016”. Sue Noffke, head of UK equities di Schroders, sottolinea come “di conseguenza, rispetto all’azionario globale, i titoli UK presentano al momento le valutazioni più basse mai raggiunte negli ultimi decenni. I titoli britannici focalizzati sull’economia domestica hanno sofferto più degli altri. È comprensibile il timore dell’incertezza e tra oggi e la deadline del 31 ottobre restano troppi rischi per una Brexit ordinata”.

Guardando al futuro “è possibile che quest’anno si terranno nuove elezioni generali in UK, per la terza volta in cinque anni. Gli investitori domestici potrebbero iniziare a speculare sulle possibili conseguenze per lo stato di salute dell’economia in futuro. Ciò potrebbe pesare ulteriormente sulle valutazioni del mercato azionario, soprattutto per i settori focalizzati sull’economia domestica. Tuttavia, in tempi come questi, è utile non fissarsi su uno solo tra i potenziali risvolti. È d’aiuto anche ricordare la struttura unica del mercato azionario britannico, che in totale ricava circa i 2/3 dei profitti dall’estero. Di conseguenza, ha un livello di diversificazione intrinseco. Questi utili esteri sono alla base dei rendimenti del mercato”.

“Il rendimento dell’equity britannico – rileva l’analista - è stato più elevato rispetto a quello dell’azionario globale soltanto nel corso della recessione del 1991 e nel picco della bolla di tecnologia, media e telecomunicazioni (TMT). In termini assoluti, il mercato azionario britannico al momento ha rendimenti attorno al 4,8% (MSCI UK Index, 30/08/2019). Un risultato molto positivo rispetto al rendimento medio degli ultimi 30 anni, attorno al 3,5%. Si tratta di un dato particolarmente attraente se si considera che i tassi di interesse a livello globale e i rendimenti obbligazionari sembrano destinati a restare più bassi più a lungo. Perché tali rendimenti possano tornare alla loro media di lungo termine, è necessario che il mercato salga o che arrivino notizie negative e che le società taglino le spese”.

“L’economia globale – continua l’economista - assomiglia sempre più ad una bicicletta instabile, dato che la crescita ha rallentato ampiamente dalla primavera di quest’anno, e potrebbe ribaltarsi al minimo dissesto della strada. Le incertezze più ampie a livello politico, come quelle sulla trade war tra Usa e Cina, richiedono di essere monitorate con attenzione. Non è possibile sapere come e quando questi eventi avverranno, in UK o all’estero”. 

"Tuttavia, i mercati si sono ripresi rispetto ai periodi di incertezza passati. Le società con un modello di business affidabile e finanze solide dovrebbero essere in una buona posizione per adattarsi ai cambiamenti in arrivo, creando opportunità per gli stock-picker di lungo periodo come noi”, conclude Noffke.

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