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7/30/2019
Una tregua tra Stati Uniti e Cina è possibile? E' questa la domanda che si pongono molti operatori del mercato e alla quale, nell'ultimo periodo, difficilimente ci si riesce a dare risposta.
Secondo l'analisi del team dei mercati emergenti di Raiffeisen Capital Management "la maggior parte degli operatori sui mercati finanziari continua a credere che sarà solo una questione di tempo prima che la congiuntura cinese riprenda di nuovo a salire, soprattutto perché a giugno la crescita del credito ha sorpreso verso l’alto. Nel frattempo, il conflitto economico con gli USA sta avendo ripercussioni visibili sugli investitori nazionali e internazionali. Moltissime società americane e in parte anche i loro fornitori cinesi recentemente hanno annunciato il trasferimento della produzione dalla Cina o lo stanno valutando".
Dichiarazioni vicine al presidente americano sostengono che ci sia la possibilità che il conflitto si protragga fino alle prossime elezioni presidenziali.
"Inoltre - spiegano gli esperti - , il tema offre ai democratici poco margine di manovra, poiché una posizione dura nei confronti della Cina ormai si è affermata come una sorta di consenso a Washington. Trump può presentarsi come un presidente forte e “portabandiera” dell’America e, allo stesso tempo, eliminare abbastanza comodamente eventuali altre questioni spiacevoli. Dopo il forte calo dei corsi di maggio, le azioni cinesi si sono riprese solo timidamente a giugno, rimanendo ben al di sotto della maggior parte degli altri mercati. Le azioni della Cina continentale sono aumentate solo del 3%, le azioni H di Hong Kong comunque di quasi il 5%".
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