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Closing Bell, mercoledì 27 luglio

7/27/2011 | federico.leardini

Obama e i repubblicani tergiversano sul debito e le borse mondiali vanno giù. Piazza Affari, ancora una volta, paga più di tutte.


Banche croce e delizia del nostro listino.

Più croce a dire il vero....

Ci sono giorni in cui, se non fosse per l'etica professionale il copia-incolla risolverebbe moltissimi problemi e salverebbe del buon tempo per l'aperitivo.

Di fatto la trama e l'intreccio di queste giornate di borsa sono sempre quelle: banche in profondo rosso, spread che si allarga, oro che corre ai record, franco svizzero che lo segue, dollaro nel prepanico default, agenzie di rating alla finestra e periferie europee che pagano per tutti.

Comparse occasionali le Pirelli e Impregilo di turno, che se guardiamo in basso possono chiamarsi Piaggio o Amplifon, che sulla scia breve di indiscrezioni o numeri positivi corrono per un paio di sedute per poi riimpantanarsi.

E allora sipario su un'altra giornata di Piazza Affari maglia nera d'Europa e di debito Usa che rischia il collasso.

La deadline è vicina e le agenzie di rating sono lì, pronte a ridurre i membri dell'esclusivo club della AAA.

Fino a che Washington non farà qualcosa temo la trama non cambierà, ci scusiamo con gli spettatori, telefonate a Obama per protestare (appena avranno rispristinato il centralino...)

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