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7/25/2011 | federico leardini
Se c'è un giorno in cui si può tornare a usare il termine speculazione è questo.
In che modo, sennò, si possono spiegare i passivi registrati oggi da Piazza Affari? Con i timori sul futuro del debito americano?
Certo... e con questo abbiamo motivato il -3 di Shanghai in mattinata, che detiene la maggior parte del debito di Washington, ma Roma? Quanto può essere l'impatto di un eventuale default degli Stati Uniti su Roma? Tale da giustificare una fuga di massa dalle banche e dal Ftse Mib... ma siamo seri...
Il downgrade della Grecia... certo... nessuno si aspettava che dopo le decisioni del piano di Bruxelles potesse succedere... il paese è di fatto in default e il prenderne atto da parte di Moody's affossa le borse... non ci siamo...
E allora, con onestà, registriamo l'ennesima giornata di scollamento dalla realtà del nostro listino e delle nostre banche... Intesa Sp -8%, col Banco Popolare e Bpm, -7% per Unicredit e Mps e compagnia...
Certo, registriamo anche il +5,4% di Fiat Industrial che batte le stime con i suoi conti e brinda al maggior rialzo di giornata, in attesa che la sorella maggiore, domani a Belo Horizonte possa bissare (anche magari grazie a Chrysler) questo successo.
Per il resto godiamoci il centro della scena che occupiamo negli ultimi giorni... alzi la mano chi di noi, in un pranzo con gli amici non si è sentito protagonista, dovendo rispondere ai commensali preoccupati per il rischio default, la Grecia che crolla e gli Stati Uniti sull'orlo del baratro....
Certo... spiegargli che l'Italia tutto sommato sta benino è difficile, specie se poi si vedono risultati come quello di oggi... ma questa è una storia slegata dalla realtà dei fatti...
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