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7/25/2011 | Massimo Morici
Se George Soros, "certo non l'ultimo venuto, ora ha circa il 75% di cash, perché oggi non c'è visibilità", allora è "ragionevole la cautela". Un ragionamento che non fa una grinza, quello di Francesco Caruso, consigliere delegato di Ubi Gestioni Fiduciarie Sim, che oggi in un'intervista pubblicata ogg su Il Sole 24 ore, spiega quale sia la strategia vincente in un momento di volatilità e incertezza, come quello di queste settimane.
Quella difensiva, appunto, con un portafoglio composto per il 20% da equity, per il 20% da obbligazioni e per il restante 60% in liquidità. Analizzando le singole categorie di investimento, Caruso consiglia per il mercato azionario di stare su titoli meglio impostati in Europa e negli Stati Uniti, mentre converrebbe stare alla larga dai paesi emergenti e dall'Asia, ora in una fase di grande incertezza. E nel Vecchio Continente l'indice che regge meglio è il Dax (comperare verso i 7.000 e prendere profitto verso gli 8.000), mentre i settori più allettanti sono la chimica, l'auto, il food e la cura della salute.
Negli Usa, l'indice su cui puntare ora invece è il Nasdaq e come settore, quindi, l'hi-tech. Per quanto riguarda l'obbligazionario, infine, i corporate bancari - conclude Caruso - sono diventati un'asset class più appetibile, visto che il nuovo piano per il salvataggio della Grecia, varato la scorsa settimana, "anestetizza il capitale delle banche dal rischio di un default governativo".
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