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7/19/2011 | federico.leardini
E dopo il lunedì nero, venne il martedì del rimbalzino.
Poca roba, intendiamoci, ma in tempi di vacche magre, si prende quello che c'è e si cerca anche di gioirne.
I tempi migliori potrebbero essere vicini, ma sarebbe meglio non riporre troppa fiducia nei meeting dell'Eurogruppo che tradizionalmente sono parenti dei G7 in quanto ad attese disattese.
Così, senza farsi illusioni Piazza Affari recupera un pò del terreno perso, registrando una gran giornata per le banche (sebbene di rimbalzo di tratti...) e guarda a Bruxelles, che dopodomani sarebbe chiamata a sciogliere i nodi sul futuro greco... e per estensione delle altre periferie malconce dell'Eurozona.
Buona giornata anche per i titoli di stato, che accorciano il gap con la Germania, simbolo di una leggera distensione del timore, ma la vicenda dell'Eurodebito è ancora lontana dalla soluzione.
Lo testimoniano un Euro asfittico, che non riesce a staccare con decisione sul dollaro.
Biglietto verde che rischia a sua volta di essere martoriato dalle querelle politiche a dispetto di una corporate america che recupera forza di giorno in giorno. (Goldman Sachs a parte...)
E di un oro, che ormai fa storia a se nella sua corsa alla sicurezza... 1610 dollari l'oncia... e il tassametro continua a correre...
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