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Gestore della settimana: Older (Carmignac), nessuna bolla sul tech

5/7/2018 | Marcella Persola

Nonostante le valutazioni siano alte, ci sono differenze tangibili tra la bolla del 2000 e l'andamento del settore oggi. Così per il responsabile azionario del gruppo francese


"Negli ultimi tempi, l’intero settore tecnologico è stato associato a Facebook e Amazon, nonostante molte aziende più piccole presentino business model molto diversi" racconta David Older, responsabile azionario di Carmignac che illustra le opportunità oggi presenti nel settore tecnologico.

 

"Per un investitore alla ricerca di opportunità che generino rendimento sul lungo periodo, è fondamentale individuare le tendenze rivoluzionarie del futuro, destinate a influenzare un mercato esistente o a crearne uno completamente nuovo. Attualmente gli investitori stanno assistendo a un’accelerazione di queste tendenze. I consumatori sono ora in grado di adottare nuove tecnologie a un ritmo che non ha precedenti. Ad esempio, ci sono voluti 38 anni affinché la radio raggiungesse 50 milioni di utenti, mentre sono stati necessari quattro anni a Internet Explorer per giungere allo stesso traguardo. La base utenti di Instagram ha toccato i 50 milioni in soli sei mesi, mentre a Pokemon Go, gioco basato sulla realtà mediata dall’elaboratore, sono bastati solo 19 giorni" spiega Older.

 

Ma oltre al fenomeno di maggiore rapidità nell'adozione delle tecnologie, sul mercato sembra irrompere una nuova dinamica: "la supremazia del più forte" secondo cui. "Le aziende in posizione di leadership sono in grado di conquistare una quota molto ampia dei profitti, grazie a un approccio pionieristico e alla loro capacità di costruire reti potenti, lasciando ai concorrenti soltanto le briciole. Questa dinamica basata sulla “supremazia del più forte” mette in luce l’importanza di selezionare i titoli azionari più appropriati in questo universo rivoluzionario. Nel settore tecnologico, non tutto costituisce un’opportunità. Questo settore raggruppa molti sottosegmenti (dalle piattaforme alla robotica, software e altro), e non tutte le aziende sono destinate ad avere successo" sottolinea il responsabile azionario di Carmignac.

 

Quindi quale approccio adottare? "Ci assicuriamo quindi che i nostri investimenti si focalizzino su quelle che riteniamo siano le aziende più innovative trascurate dal consensus di mercato. La nostra esposizione al settore tecnologico è estremamente eterogenea in termini di aree geografiche, imprese e capitalizzazione di mercato. Ci focalizziamo sulle aziende di qualità elevata che presentano business model migliori e sostenibili, crescita solida e prevedibile, e minori livelli di indebitamento. Cerchiamo costantemente di trarre rendimento da quelle opportunità che il consensus si lascia sfuggire."

 

Ad esempio Older cita Mercadolibre. "Una piattaforma per il commercio elettronico che opera in America Latina. Attualmente Mercadolibre sta sviluppano l’attività legata ai pagamenti all’interno di un segmento a bassa penetrazione in questa regione, applicando lo stesso modello di successo utilizzato da PayPal e eBay pochi anni fa". "Negli ultimi tempi, l’intero settore tecnologico è stato associato a Facebook e Amazon, nonostante molte aziende più piccole presentino business model molto diversi. Ciò significa che probabilmente ogni correzione registrata dalle quotazioni dei titoli azionari tecnologici offrirà opportunità di investimento a lungo termine, per quegli investitori in grado di condurre analisi approfondite su business model potenti ed eterogenei di tali aziende - continua Older - . Prima di considerare la sovraperformance attuale dei titoli tecnologici come una potenziale replica della bolla tecnologica del 1999, si dovrebbero analizzare le differenze tangibili che al giorno d’oggi determinano l‘andamento del settore. Infatti a quei tempi le società all’avanguardia colpite dalla bolla tecnologica erano in gran parte focalizzate sull’impresa. Le società tecnologiche odierne sono orientate verso i consumatori, e presentano una portata decisamente maggiore in termini di cambiamenti rivoluzionari, sia a livello geografico che settoriale, riuscendo al contempo a ridurre parzialmente la natura ciclica dell’ambito tecnologico".

 

Per quanto riguarda le valutazioni, l'esperto evidenzia che sono sempre correlate ai livelli di crescita. "Si ritiene che queste aziende presentino una crescita molto più elevata rispetto al mercato, vantino bilanci solidi e generino liquidità. Pertanto, hanno in comune pochissime caratteristiche strutturali con le grandi aziende tecnologiche del 1999/2000, molte delle quali costituivano solo fenomeni di crescita illimitata privi di qualsiasi sostegno offerto dalle valutazioni" conclude Older.

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